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BASILICATA

'Piccola macellazione' nelle piccole aziende e negli agriturismo

'Piccola macellazione' nelle piccole aziende e negli agriturismo
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità una proposta di legge sulla 'piccola macellazione'.
La proposta, presentata dai consiglieri Cifarelli e Romaniello, dà alle piccole aziende e gli agriturismo "uno strumento importante per completare la filiera della carne dall’allevamento alla vendita al consumatore finale, senza passaggi e costi esterni e nel rispetto delle norme relative ai controlli sanitari".

Nel darne notizia, l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia aggiunge che "la norma regionale consentirà finalmente, di svolgere in sede la macellazione di piccole quantità di bovini, ovini, caprini e suini allevati direttamente dalle aziende nostre zootecniche e dagli agriturismi così come la vendita diretta, anche in ottica della multifunzionalità in agricoltura e dello sviluppo dell’economia locale e di ulteriori redditi derivanti dalla propria attività. Una azione concreta che andrà ulteriormente a rafforzare le azioni in atto, nel comparto, rispetto alla tracciabilità e alla sicurezza per il consumatore ma, soprattutto, quelle di creazione delle filiere che vanno a promuovere e valorizzare la tipicità dei prodotti lucani.”

"Alla luce di questa norma, in sinergia con il Dipartimento Sanità- conclude Braia-  dovranno essere adeguati in relazione alla quantità di potenziali beneficiari e fruitori.”

La legge “intende disciplinare – si legge nella relazione – le operazioni di macellazione in locali multifunzionali aziendali agricoli, la relativa trasformazione e la vendita diretta di piccoli quantitativi di prodotti camei primari e trasformati di bovini, ovini, caprini e suini, di proprietà e allevati in aziende, nel rispetto dei requisiti igienico – sanitari, di benessere animale e della tracciabilità. Normare con la legge questa materia serve a rendere tale pratica sicura, favorendo in questo modo il campo agro – zootecnico forestale. Permettere alle aziende agri-turistiche di poter macellare in proprio piccoli quantitativi di carne, può concretamente rafforzare la filiera e promuovere la tipicità dei prodotti”.

La nuova normativa “si applica solo agli imprenditori agricoli aventi come attività prevalente quella zootecnica” e disciplina “l’attività marginale, localizzata e limitata della macellazione aziendale dei propri animali delle specie ovina, caprina, suina, nonché della specie bovina di età non superiore ai 24 mesi, le cui carni sono destinate alla vendita diretta presso il proprio punto aziendale al consumatore finale o ad esercenti ubicati nel Comune di appartenenza ed in quelli contermini, nell’ambito del territorio della Regione Basilicata”.

“Non sfugge a nessuno – si legge ancora nella relazione al provvedimento – che in Basilicata, come in altre regioni dove la presenza di aziende agro pastorali è abbastanza diffusa, la macellazione di quantità minime di bovini, ovini, caprini e suini avviane pur non essendoci norme specifiche e vincolanti che ne regolano le modalità. Normare con la legge la materia serve a rendere tale pratica sicura, favorendo in questo modo il campo agro – zootecnico forestale. Permettere alle aziende agro – turistiche di poter macellare in proprio piccoli quantitativi di carne può concretamente rafforzare la filiera e promuovere la tipicità dei prodotti”.