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CONSIGLIO REGIONALE

Friuli: circhi autorizzabili se rispettate le norme Cites

Friuli: circhi autorizzabili se rispettate le norme Cites
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato con voto unanime nuove norme sull'autorizzazione dei circhi con animali.

La Regione estende a tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia il rispetto delle linee guida formulate dalla Commissione scientifica Cites. La proposta viene dal consigliere di Forza Italia Roberto Novelli.  Una risposta, secondo i proponenti, alla legge italiana che non prevede la possibilità per i sindaci di impedire a priori l'attendamento di un circo con animali. «Ciò avviene anche di fronte a evidenti mancanze circa i requisiti minimi di decenza nel tenere gli animali», dichiara Novelli.

Le Linee Guida Criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti" sono state adottate per la prima volta nell'anno 2000 dalla Commissione Cites. Nel 2006 sono state aggiornate tenuto conto delle ricadute applicative e delle nuove conoscenze per renderla più aderente alle necessità di tutela del benessere animale e degli operatori del settore. Con questo documento la Cites dettaglia gli spazi da destinare alla detenzione degli animali, l'obbligo di assicurare che i ricoveri siano collocati entro un'area ben recintata per impedire l'entrata di persone non autorizzate e per ridurre il rischio di fuga, l'assistenza veterinaria, la distanza tra specie fra loro incompatibili, i divieti di utilizzo del fuoco negli spettacoli e di utilizzo di animali catturati allo stato selvatico.

L'approvazione di questa norma consente l'applicabilità in Friuli Venezia Giulia dei requisiti tecnici necessari al rilascio delle autorizzazioni dell'attività circense da parte dei Comuni, estende gli
effetti della normativa agli animali impiegati nei pubblici spettacoli e prevede la possibilità per i Sindaci di vietare l'attendamento di un circo qualora non rispetti le disposizioni di tutela degli animali.

Il varo di regolamenti Cites è già stato adottato in Emilia Romagna e da vari Comuni, da Vercelli a Cagliari, da Torino a Genova, da Roma ad Arezzo, da Padova a Viterbo, per citarne solo alcuni. «In base a queste fonti normative - sostiene Novelli - un'amministrazione può eventualmente eccepire ai circhi il mancato rispetto di queste indicazioni e vietarne l'attendamento nel comune di competenza».  (fonte)