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COSENZA

Aggredito veterinario ASL, denuncia per lesioni a pubblico ufficiale

Aggredito veterinario ASL, denuncia per lesioni a pubblico ufficiale
Ha aggredito il medico di turno ritenendolo responsabile della morte del suo gatto. E' accaduto all'ufficio veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Gli Agenti della questura  sono intervenuti per bloccare l'aggressione. L'autore, denunciato a piede libero per lesioni a pubblico ufficiale, e' stato identificato in un ventitreenne originario della Russia, V.M.. Il veterinario e' dovuto ricorrere a cure immediate e accertamenti clinici. Un pestaggiodavanti agli occhi di alcuni testimoni, costato diverse ferite alla vittima. Il prologo risale a 24 ore prima. Mercoledì, nella sede di largo Internati di Ferramonti, s'è infatti presentato un ventitreenne d'origine russa con il suo gattino in braccio. Il ragazzo, secondo quanto ricostruito dalla questura, avrebbe iniziato a chiedere attenzione per il suo animale con accentuata veemenza, malgrado fosse stato invitato a rivolgersi ad un'altra sede dell'Asp. Ma l'agitata insistenza del giovane ha spinto il professionista a visitare il gatto, le cui condizioni sono rapidamente peggiorate fino alla morte. Il giorno dopo, il giovane s'è presentato nello stesso ufficio sanitario e ha aggredito a calci e pugni il veterinario (a suo dire responsabile della fine del cucciolo) dandosi poi alla fuga.

 La vicenda ha suscitato sgomento tra dirigenti e operatori dell'Asp. Amarezza sintetizzata dal dottor Marcello Perrelli, direttore del dipartimento prevenzione: «La vittima è una delle persone più di buon cuore che conosca. Siamo tutti preoccupati per la facilità con la quale chiunque possa aggredire un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni». Non è del resto la prima volta che sulle rive del Crati viene preso di mira con modalità così brutali un medico. «Esistono mille modi – continua Perrelli – per rivendicare i propri interessi, ma la violenza è intollerabile. Siamo nel 2014 e assistere ancora a tutto questo è davvero scioccante». «Vorrei comunque ringraziare –chiude il dirigente dell'Asp –la polizia e il personale del 118 per la solerzia dimostrata in questa sconcertante occasione». (fonte)