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ABRUZZO

Contro il cimurro, settemila vaccini agli allevatori

Contro il cimurro, settemila vaccini agli allevatori
Vaccini donati dalla Regione Abruzzo agli allevatori. A rischio la tutela dell'orso bruno marsicano.
Settemila vaccini  per evitare situazioni di potenziale contagio di cimurro anche per l'orso bruno marsicano. La patologia infettiva che colpisce i cani e che ha fatto registrare diversi casi nel territorio dell'Alto Sangro – uccidendo anche molti lupi – potrebbe mettere in pericolo anche la sopravvivenza delle specie protette e in particolare dell'orso. Per questo motivo è partita in queste settimane una campagna di sensibilizzazione denominata "Il cane... miglior amico dell'orso" che si pone come obiettivo quello di invitare i proprietari di cani presenti nell'area di frequentazione del plantigrado a sottoporre a vaccinazione i propri animali e a tenerli sotto stretto controllo.

«La tutela della popolazione residua di orso bruno morsicano» afferma Alberto D'Orazio, presidente della Comunità del parco «è legata anche a una corretta gestione sanitaria degli ambienti nei quali questa specie sopravvive. La scarsa variabilità genetica e il numero esiguo di esemplari che costituiscono la popolazione di orso bruno marsicano fanno si che abbia una scarsa capacità di adattamento a variazioni ambientali improvvise, una delle quali può essere rappresentata proprio dall'introduzione di nuove malattie o dalla maggiore aggressività di malattie già presenti. Alcune delle malattie potenzialmente pericolose per gli orsi, quali cimurro, parvovirosi, leptospirosi, epatite infettiva, possono essere trasmesse dai cani. Il pericolo di trasmissione può essere ridotto al minimo con le vaccinazioni e la corretta gestione dei cani».

Poiché l'intento è quello di evitare ogni possibile situazione di rischio, l'Ente parco, in collaborazione con l'ufficio conservazione della natura della Regione Abruzzo, mette a disposizione 7.000 vaccini destinati agli allevatori che possiedono cani. «I costi dei vaccini» aggiunge D'Orazio «per i cani degli allevatori, saranno interamente sostenuti dall'Ufficio conservazione della natura della Regione Abruzzo con fondi del progetto Life Arctos e la somministrazione verrà effettuata grazie alla collaborazione con i servizi veterinari delle Asl e con quelli delle aree protette».

Il presidente della Comunità del parco sottolinea inoltre l'importanza di una corretta gestione del territorio frequentato delle specie protette in questo particolare frangente. «L'orso» aggiunge «necessita di habitat vasti per poter sopravvivere, quindi le azioni di gestione sanitaria rivolte a questa specie avranno ricadute positive anche sulla conservazione delle altre specie selvatiche, in primis il lupo».

Per i dettagli relativi a tempi e modalità di somministrazione dei vaccini è possibile contattare la segreteria del servizio scientifico del Pnalm al numero 0863.911328. (fonte: Il Centro)

Contemporaneamente, con il coordinamento dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, i medici veterinari e i biologi delle Aree protette di Abruzzo, Lazio e Molise, sono stati invitati a indicare le consistenze delle popolazioni canine presenti nell'area di presenza dell'orso e le aree potenzialmente a rischio per i contatti fra cani e orse con piccoli, in modo da poter studiare la migliore strategia per condurre un' efficace campagna di vaccinazione dei cani. I costi dei vaccini, per i cani degli allevatori, saranno interamente sostenuti dall'Ufficio Conservazione della Natura della Regione Abruzzo con fondi del Life Arctos che permetteranno di acquistare circa 7000 vaccini con cui cercare di limitare la diffusione di agenti patogeni dai cani all'orso. La somministrazione dei vaccini verrà effettuata grazie alla collaborazione con i Servizi veterinari delle ASL e con quelli delle Aree Protette. (comunicato Ente Parco Nazionale d'Abruzzo)


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