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PIEMONTE

Consultazione sull’esercizio delle mnc da parte dei veterinari

Consultazione sull’esercizio delle mnc da parte dei veterinari
La IV Commissione permanente del Consiglio Regionale del Piemonte ha invitato ANMVI ad aderire alla consultazione su due proposte di legge in materia di Mnc e discipline bio-naturali.

La consultazione è fissata per il 5 marzo e la partecipazione avviene per via informatica, con l'inoltro di osservazioni sul sito Internet. Le proposte di legge sono due. La pdl 221 , presentata dalla consigliera regionale Monica Cerutti riguarda le Modalità di esercizio delle medicine complementari da parte dei medici e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti.

La Regione tutela l'esercizio delle medicine complementari all'interno delle norme contenute nella presente legge e nel quadro delle competenze assegnate alle regioni dal titolo V della Costituzione, e riconosce il diritto dei cittadini di avvalersi degli indirizzi diagnostici e terapeutici delle discipline, di cui all'art. 2. L'esercizio delle stesse è affidato ai medici chirurghi, odontoiatri, medici veterinari e farmacisti. Nell'ambito delle discipline mediche complementari la proposta di legge riconosce le seguenti: a)agopuntura; b)fitoterapia; c)omeopatia; d)omotossicologia; e)medicina antroposofica; f) medicina tradizionale cinese; g) ayurveda; h) osteopatia; i) chiropratica. Gli ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti istituiscono elenchi di professionisti esercenti le medicine complementari e rilasciano specifica certificazione circa il possesso di requisiti stabiliti da una Commissione regionale permanente per le discipline mediche complementari, vistosamente carente di rappresentanti della professione medico veterinaria. Ciò malgrado rientri fra i compiti della Commissione stessa la definizione dei "criteri sufficienti per l'ammissione all'elenco dei medici chirurghi, odontoiatri, medici veterinari e farmacisti che praticano le medicine complementari".

Dichiara la consigliera Cerutti nella sua relazione: "Riteniamo fondamentale garantire il diritto alla libera e consapevole scelta del cittadino riguardo ai problemi riferibili alla sua salute, non possiamo giudicare il peso scientifico delle terapie proposta, ma è indispensabile che il legislatore garantisca la serietà e la preparazione di chi prescrive anche le Medicine Complementari, senza per questo prevaricare gli Organismi preposti al controllo dei doveri e dei diritti della Professione del laureato in Medicina e Chirurgia. In Italia purtroppo si è in assenza di una legge quadro nazionale sulle medicine non convenzionali, richiesta a tutti gli stati membri dell'Unione europea da specifiche risoluzioni del Parlamento europeo (n. 75 del 29 maggio 1997) e del Consiglio d'Europa (n. 1206 del 4 novembre 1999). Il nostro Paese non riesce in questo settore a tenere il passo con il processo di armonizzazione delle varie legislature europee e quindi pur senza appiattirsi sulle decisioni degli altri, occorre avere delle regole certe che garantiscano sia il cittadino sia il professionista".


Con la pdl "Norme in materia di discipline bio-naturali" (Primo firmatario: Antonello Angeleri) si regolamentano, attraverso l'istituzione di una figura professionale, le pratiche e le tecniche naturali, energetiche, psicosomatiche, artistiche e culturali esercitate per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere psico-fisico-emozionale della persona.