Il provvedimento impugnato è quello del 22 marzo 2011, con il quale il ministero della salute prorogava di ulteriori 24 mesi l'ordinanza del 2009. Accogliendo il ricorso, il Tar del Lazio ha così sospeso tutte le misure derivanti dall'ordinanza del 2009, sia la proroga che le sue integrazioni del 4 agosto scorso.
Il 9 settembre scorso, il Tar aveva invitato il Ministero della Salute a fornire chiarimenti sull'attività istruttoria compiuta. Secondo i giudici, l'ordinanza impugnata «appare motivata in ragione dello scadere dell'efficacia delle disposizioni e del permanere delle esigenze poste a presupposto del provvedimento», ma « non si limita a protrarre l'efficacia della precedente ordinanza ma interviene con modificazioni» e in ultimo « incide su una materia che appare disciplinata dalla Convenzione di Strasburgo».
Pertanto, il Tribunale amministrativo del Lazio ritiene «non rinvenibile il presupposto della grave necessità pubblica che sostanzi i caratteri dell' indifferibilità e dell'urgenza a giustificazione dell'emanazione del provvedimento impugnato». Provvedimento sospeso, quindi, «fatti salvi gli ulteriori provvedimenti dell' amministrazione».
Con riferimento alle disposizioni in tema di caudotomia, l'Enci ricorda che domani, 1 novembre 2011, entra in vigore la legge di ratifica della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, "in merito alla quale"- si legge sul sito ufficiale dell'Ente- opera la nota del Ministero della Salute del 21 marzo 2011, con le indicazioni tecniche del Ministro Ferruccio Fazio.
CAUDOTOMIA, ENCI: NESSUNA RESISTENZA AL RICORSO
CAUDOTOMIA, ENCI; INDICAZIONI NON COINCIDONO
CAUDOTOMIA, INDICAZIONI DAL MINISTRO
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