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LO ZOO DI NAPOLI HA DICHIARATO IL FALLIMENTO

LO ZOO DI NAPOLI HA DICHIARATO IL FALLIMENTO
E' stato nominato un curatore fallimentare della società Park and leisure che gestiva lo zoo di Napoli. Da ricollocare i 300 animali ospiti della struttura. Appello dalla Regione e dal Comune a sostenere con le visite al giardino zoologico il sostentamento degli animali. ANMVI e SIVAE: "la circostanza evidenzia la necessità di ricorrere a medici veterinari con competenze specifiche".

E' stato nominato un curatore fallimentare della società Park and leisure che gestiva lo zoo di Napoli. Da ricollocare i 300 animali ospiti della struttura. Appello arriva dal commissario regionale dei Verdi Campania, Francesco Emilio Borrelli, e dal segretario cittadino dei Verdi di Napoli, Vincenzo Peretti che chiedono ai cittadini di sostenere con le visite al giardino zoologico il sostentamento degli animali attraverso il pagamento dello stipendio ai 100 dipendenti.

Secondo i docenti della Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli, Vincenzo Peretti e Luigi Esposito "non è opportuno trasferire gran parte degli animali dello Zoo di Napoli. In particolare i felini, gli orsi e l' elefante".

Concordano con la posizione della Facoltà, il Vice Presidente ANMVI Lorenzo Crosta, con delega al settore degli esotici, e Marco Bedin, Presidente della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE), che tuttavia sottolineano come la circostanza evidenzi la necessità di ricorrere a medici veterinari con esperienza specializzata per stabilire il benessere di questi animali.

"Si comprendono le preoccupazioni delle amministrazioni e dispiace per una struttura storica come lo zoo di Napoli- dichiara Crosta- i giardini zoologici richiedono un management adeguato e una gestione veterinaria all'altezza della normativa comunitaria e di fondi adeguati alla permanenza degli esemplari in una struttura comunque più idonea di collocazioni improvvisate e trasferimenti inopportuni".

"Gli animali ospitati nello Zoo di Napoli - spiegano ancora i Docenti della Facoltà che da anni seguono le sorti degli animali ospiti della struttura - in gran parte sono anziani ed ormai abituati a vivere nei loro recinti, pensare di spostarli potrebbe essere molto pericoloso per la loro salute, ma altrettanto difficile è trovare un posto che li accolga, che abbia condizioni migliori della struttura partenopea santuari per questi animali non esistono, quindi è inutile alimentare sterili polemiche".

"Concordiamo - spiegano i professori - con la posizione del Comune di Napoli che lo Zoo così com'è concepito non ha ragione d'esistere, ma altrettanto crediamo che chiudere definitivamente la struttura sarebbe un errore per la città di Napoli, che ha bisogno di un centro che accolga le razze campane a rischio di estinzione, le piante centenarie che sono all'interno della struttura e che permetta di fare didattica dall'asilo al mondo universitario, e lo Zoo è una struttura che si presta benissimo a questi obiettivi".

Sono in programma eventi a sostegno ai lavoratori e al benessere e sopravvivenza degli animali. Il Commissario regionale: "L' obiettivo di tutti deve essere di garantire il lavoro agli oltre 100 dipendenti e la sopravvivenza agli animali con scelte intelligenti, condivise e sostenibili. Siamo contrari culturalmente agli Zoo ma l' alternativa a questo modello superato non può essere la soppressione degli animali che suggeriscono alcune associazioni e l' abbattimento degli alberi. Per questo ci aspettiamo che Mostra d' Oltremare e Comune di Napoli ci convochino per ragionare in modo strutturale su come uscire da questa crisi e riqualificare l' intera area evitando tentativi di speculazione".