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LEISHMANIOSI, SORVEGLIANZA VETERINARIA INTEGRATA

LEISHMANIOSI, SORVEGLIANZA VETERINARIA INTEGRATA
Leishmaniosi nel cane e nell'uomo: nelle Marche, l'obiettivo è la sorveglianza integrata. Per fare questo è necessario però una maggior integrazione tra veterinari pubblici, libero professionisti e medici specialisti, attraverso un Piano di Sorveglianza specifico dove l'Istituto Zooprofilattico può fare da trade union tra le parti, così come illustrato nel convegno, avvenire in altre Regioni.

Leishmaniosi nel cane e nell'uomo è il tema affrontato dal convegno organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Umbria Marche nei giorni scorsi a Jesi.

Migliorare la sorveglianza è stato uno degli obiettivi del convegno, infatti, sono state messe in campo ipotesi di controllo della Leishmania nella Regione Marche attraverso strategie integrate, che partono da una più attenta gestione delle movimentazioni dei cani sul territorio per cercare di prevenire l'eventuale diffusione della malattia nell'uomo.

Le misure ritenute necessarie per il controllo della leishmaniosi sono la protezione dal contatto con il patogeno responsabile della trasmissione di leishmania nel cane, serbatoio dell'infezione anche per l'uomo. A tutt'oggi, infatti, non esiste un vaccino anti-leishmania per uso umano o canino di comprovata efficacia, pertanto l'unico strumento disponibile rimane la prevenzione del contatto con il flebotomo, evitando di spostare animali ammalati diffondendo la malattia nelle zone dove pur essendoci il flebotomo non è ancora presente la leishmania.

Per fare questo è necessario però una maggior integrazione tra veterinari pubblici, libero professionisti e medici specialisti, attraverso un Piano di Sorveglianza specifico dove l'Istituto Zooprofilattico può fare da trade union tra le parti, così come illustrato nel convegno, avvenire in altre Regioni.

L'evento è stato preceduto da un corso satellite dal titolo: "Monitoraggio e controllo di insetti vettori" con l'obiettivo di approfondire le conoscenze su alcuni vettori di malattie infettive e parassitarie emergenti e ri-emergenti, tra cui la Leishmania, fornendo strumenti per il controllo ambientale e in emergenza sanitaria, migliorando le competenze specifiche dei Dipartimenti di Prevenzione e operatori della disinfestazione.

Il dibattito ha visto intervenire numerosi esperti in materia tra cui: Francesco Barchiesi, della Clinica delle Malattie Infettive dell'Università Politecnica delle Marche; Mariella Anselmi, presidente del Cecomet (centro di Epidemiologia comunitaria e medicina tropicale di Esmeraldas, Equador) ed altri esperti degli Istituti Zooprofilattici della Sicilia, dell'Emilia Romagna, delle Venezie.

"Oggi, la prevenzione è l'unica strada per controllare e contrastare questa pericolosa malattia - ha spiegato Telemaco Cenci, Direttore Sanitario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche - che può trasferirsi anche all'uomo ad oggi è auspicabile l'adozione di un Piano Regionale di Controllo" (fonte: iltitolo.it)

Allegati
pdf COMUNICATO STAMPA DELL'IZS UMBRIA E MARCHE.pdf