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CONTRIBUTI 2020

Mancano i fondi per l'anno "bianco", Casse ancora in attesa

Mancano i fondi per l'anno "bianco", Casse ancora in attesa
Lo sgravio contributivo per i liberi professionisti, introdotto nel primo anno di pandemia, è stato applicato dalle Casse di previdenza ma non ancora finanziato dallo Stato.

Le Casse previdenziali dei professionisti sono ancora in attesa del finanziamento statale per il cosiddetto "anno bianco", l'esonero parziale dei contributi riconosciuto ai liberi professionisti nel 2020, primo anno della pandemia. Il Fondo da 2 miliardi di euro previsto dalla Legge di Bilancio del 2020 non è stato ancora trasferito alle Casse. Il "vuoto finanziario" perdura da giugno 2022, quindi da quasi un anno.

Cos'è l'anno "bianco"- La legge di bilancio 178/2020 (all'articolo 1, comma 20) aveva istituito il Fondo per l’esonero parziale dai contributi previdenziali dovuti dai professionisti nel 2020. Era il cosiddetto "anno bianco"- attuato con il DM Lavoro e  Finanze emanato a maggio del 2021- a beneficio di coloro che a causa dell'emergenza Covid-19, nel 2020 avevano subito un calo del fatturato e di corrispettivi pari almeno al 33% dei valori registrati nel 2019.  Per finanziare l'esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali veniva stanziata una dotazione di 2,5 miliardi di euro.
L'aiuto aveva ottenuto il via libera dell'Unione Europea.

Fondi bloccati dal cambio di Governo- Per i professionisti ordinistici, la gestione dell'esonero era affidata agli enti previdenziali, i quali- in sostanza- hanno rinunciato ai versamenti contributivi degliiscritti aventi diritto, per poi attendere il finanziamento statale previsto dalla legge di bilancio. Ogni ente previdenziale ha inviato al ministero del Lavoro il resoconto di quanto anticipato nei tempi previsti. I Ministeri competenti, al contrario, non hanno rispettato i tempi. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, a giugno del 2022 il Ministero del Lavoro chiedeva alle Casse una convalida dei dati senza più dare seguito alla procedura. L'ipotesi è che il passaggio di consegne al nuovo Governo, a luglio 2022, abbia bloccato l'erogazione dei fondi.

Fondi teorici- Al Ministero dell’Economia, sempre secondo Il Sole, non risultano procedure in sospeso: l'impegno di spesa è previsto e autorizzato. Fattivamente, però, le risorse non sono state elargite: al Ministero del Lavoro fanno sapere che le risorse sono state impegnate ma  manca l'effettiva  disponibilità di cassa.  I fondi potrebbero essere stati dirottati altrove. La questione dovrebbe risolversi entro l'anno. (fonte)

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