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IZS, perchè il DG deve essere veterinario?

IZS, perchè il DG deve essere veterinario?
"Perché imporre un veterinario quando c'è già un direttore sanitario veterinario?" Il DG "deve essere un bravo manager". L'Assessore veneto Luca Coletto, coordinatore degli assessorati alla sanità dichiara di non condividere le norme sugli IZS contenute nel decreto di riordino degli enti vigilati dal Ministero della Salute. E di essersi già rivolto all'avvocatura regionale. "Gli Istituti Zooprofilattici, vanno gestiti dalle Regioni".

L'assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto, coordinatore nazionale degli assessorati alla sanità, ha interessato l'avvocatura regionale sul decreto di riordino degli Izs in discussione al Senato. Secondo quanto riportato dal Gazzettino, Coletto avrebbe incassato il sostegno della Giunta regionale ad intraprendere azioni contro l'impianto del decreto che si occupa più in generale degli enti vigilati dal Ministero della Salute.

E proprio qui sta il punto: «Questo accentramento di poteri non rispetta il "titolo V", gli Izs non sono Enti vigilati e in tal senso ho già richiesto un parere legale dell'avvocatura regionale, che mi ha dato ragione - ha dichiarato Coletto - Questo decreto non è stato fatto per il Veneto, dove le cose vanno bene, ma per le Regioni che non sono mai riuscite a mettersi d'accordo. E noi che c'entriamo? Per non parlare poi della qualifica del direttore, perché imporre sia un veterinario quando c'è già un direttore sanitario veterinario: deve essere un manager, e bravo».

E' l'impianto del decreto a non andare bene: "Gli Izs sono una risorsa, lavorano per il territorio, se ad esempio penso a quello delle Venezie di cui il Veneto è capofila, fanno anche utili, e adesso si vorrebbe far decidere tutto a livello centrale? ».

Coletto minaccia ricorsi qualora il decreto dovesse andare avanti così come è stato presentato in una audizione informale alle realtà interessate e il 15 dicembre scorso alla Commissione stessa. Le perplessità, sollevate anche da altre regioni, sull'impianto del decreto sono ampie, ma si focalizzano soprattutto su un passaggio: "il direttore generale deve essere un medico veterinario di comprovata esperienza a livello nazionale e internazionale... è nominato dalla regione dove l'istituto ha sede legale d'intesa con il Ministro della Salute e in caso d'Istituti interregionali, di concerto con le regioni interessate, d'intesa con il Ministro della Salute e in caso di assenza d'intesa, provvede il Ministro della Salute....". Passaggio già contestato in sede di Commissione senato, dove era stata chiesta una modifica recepita dall'allora ministro Fazio.

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