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ENPAV, MANCUSO: LE CASSE AVRANNO PIU’ TEMPO

ENPAV, MANCUSO: LE CASSE AVRANNO PIU’ TEMPO
"Il mio voto finale in aula sarà condizionato dalle prese di posizione del Ministro Fornero nei nostri confronti". Così l'On Gianni Mancuso, dopo il suo intervento in XI Commissione Lavoro, a favore di uno slittamento dei tempi di adeguamento delle casse dei professionisti. La Commissione condivide. Il Sottosegretario Martone si impegna a riferire al Ministro Elsa Fornero. Lo slittamento allontana anche l'applicazione coatta del contributivo pro rata.

I tempi di adeguamento che il Ministro Elsa Fornero ha chiesto agli enti di previdenza dei professionisti sono "impossibili". Intervenuto in Commissione Lavoro alla Camera, l'On Gianni Mancuso ha spiegato che, per un disegno di riforma "di impatto così pesante", tre mesi sono insufficienti: "Per le riforme, chieste dal Governo nel 2007, per portare la stabilità delle Casse da 15 a 30 anni - ha dichiarato anche in veste di Presidente dell'Enpav- sono stati necessari tre anni".

Obiezioni condivise e accolte, nella seduta del 7 dicembre, dalla più influente delle Commissioni parlamentari in materia previdenziale. Il parere finale sulla manovra Monti (DL 201/2011 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici) dà più respiro agli Enti di previdenza dei professionisti, ai quali il Ministro Fornero ha chiesto misure entro il 31 marzo 2012.

Nel parere finale che il Sottosegretario Martone si è impegnato a riferire al Ministro Elsa Fornero, è scritto: "per quanto concerne gli interventi richiesti alle casse previdenziali dei liberi professionisti, di cui all'articolo 24, comma 24, si fissi una scadenza meno ravvicinata (rispetto a quella prevista del 31 marzo 2012) per l'adozione delle misure volte ad assicurare l'equilibrio gestionale di lungo periodo".

Nel suo intervento in Commissione, l'On Mancuso ha giudicato " necessario modificare il testo in esame, laddove, all'articolo 24, comma 24, impone agli enti previdenziali e alle casse dei professionisti di diritto privato, ai fini dell'equilibrio finanziario delle rispettive gestioni, l'adozione - entro e non oltre il 31 marzo 2012 - di misure volte ad assicurare l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche, secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di 50 anni". Il Presidente dell'Enpav ha inoltreconsiderato tale misura "eccessivamente punitiva nei confronti di un settore che si è dimostrato virtuoso dal punto di vista della gestione previdenziale, considerata la vicinanza della scadenza del termine indicato e tenuto conto che, ai fini degli equilibri di bilancio, non si prevede di fare riferimento ai patrimoni delle casse e ai loro rendimenti".

Il Decreto prevede anche che "in assenza di tali provvedimenti, si prevede anche per essi l'adozione del metodo contributivo pro rata, nonché un contributo di solidarietà dell'1 per cento sulle pensioni erogate". Lo slittamento della scadenza del 31 marzo 2012 allontana lo spettro del "contributivo coatto".

"L'applicazione del sistema contributivo - ha fatto notare al riguardo il parlamentare veterinario- in caso di mancata adozione delle predette misure da parte delle casse potrebbe incidere negativamente sull'adeguatezza delle prestazioni pensionistiche, pregiudicando in modo grave la situazione economica dei professionisti ad esse iscritti".

Sempre in materia di libere professioni, il relatore della Manovra, On Giuliano Cazzola ha svolto un passaggio sulla totalizzazione: "pur apprezzando quanto previsto dal comma 19 dell'articolo 24 in materia di totalizzazione dei periodi contributivi presso diverse gestioni previdenziali, ribadisce l'esigenza di affrontare - come più volte richiesto con atti unanimi da parte della Camera dei deputati - il problema delle ricongiunzioni onerose, a tale scopo introducendo una apposita indicazione in materia nel comma 18 del medesimo articolo 24, affinché il decreto di armonizzazione ivi previsto risolva anche tale questione".

Oggi pomeriggio è prevista l'audizione dell'Adepp. Il Presidente Andrea Camporese sosterrà- a nome di tutte le casse privatizzate- lo slittamento della data del 31 marzo, in quanto una "improvvisa sterzata verso il meccanismo di calcolo contributivo pro rata, mai richiesta prima a nessun istituto pubblico o privato del paese non appare coerente sul piano  tecnico e generazionale". 

pdfCOMUNICATO ON MANCUSO A FINE SEDUTA.pdf