Stralciate le semplificazioni sul controllo della fauna selvatica

Dopo le audizioni, escono dalla Pdl-Gallinella i piani di abbattimento speciali della fauna selvatica. Sul tema, possibili emendamenti, "purchè meditati".


Le semplificazioni in materia di controllo della fauna selvatica sono state cancellate dalla PDL Gallinella. La Commissione Agricoltura della Camera si appresta ad adottare un nuovo testo che-  su proposta del relatore Luciano Cadeddu (M5S) - non contiene più l'articolo 31 che prevedeva modifiche ai piani di abbattimento nelle zone vietate alla caccia, in particolare la sostituzione del  quarto e del quinto periodo del comma 2 dell'articolo 19 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, con i seguenti:
«Tali piani devono essere attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni regionali o provinciali. Queste ultime possono altresì avvalersi delle guardie forestali e delle guardie comunali, dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi nonché di operatori abilitati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano previa frequenza di appositi corsi approvati dall'ISPRA. Qualora per l'abbattimento sia previsto l'uso di arma da fuoco, tali soggetti devono essere muniti di licenza per l'esercizio venatorio».

La soppressione è stata criticata in Commissione, dove è stata ricordata la convergenza delle organizzazioni agricole e dell'ISPRA sull'articolo 31, insieme alle stime dei danni all'agricoltura provocati dalla fauna selvatica: 100 milioni di euro nel 2018, ai quali si aggiungono  i danni alle persone causati da incidenti stradali.

Il relatore Cadeddu e l'On Filippo Galinella, Presidente di Commissione oltre che primo firmatario della proposta di legge, hanno motivato lo stralcio dell'articolo 31 "in considerazione le risultanze delle audizioni svolte", pur rendendosi disponibili a prevedere un termine "molto ampio" per la presentazione degli emendamenti per dare a tutti la possibilità di "presentare proposte meditate".


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