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DDL LORENZIN

Proposta per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie

Proposta per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie
Dopo la sperimentazione clinica, la Commissione Affari Sociali riprende l'esame del Ddl Lorenzin affrontando il riconoscimento di nuove professioni sanitarie.
In discussione è una proposta emendativa- sotto forma di articolo aggiuntivo-  del relatore del disegno di legge, On Mario Marazziti. La proposta modifica la legge 1 febbraio 2006, n. 43
per disciplinare l'individuazione e l'istituzione di nuove professioni sanitarie.

La formulazione dell'On Marazziti- salvo subemendamenti accolti dalla Commissione Affari Sociali - riconosce nuove professioni sanitarie da ricomprendere in una delle aree previste dalla legge 10 agosto 2000, n. 251 (Professioni sanitarie infermieristiche, sanitarie riabilitative, tecnico-sanitarie e tecniche della prevenzione), il cui esercizio "deve essere riconosciuto su tutto il territorio nazionale", in sede di recepimento di direttive comunitarie oppure su iniziativa dello Stato o delle regioni. L'iniziativa può anche venire dalle associazioni professionali rappresentative di coloro che intendono ottenere tale riconoscimento, inviando istanza motivata al Ministero della salute, che nell'arco di sei mesi dovrà esprimere il proprio diniego o  benestare.

Il riconoscimento è subordinato ai "fabbisogni connessi agli obiettivi di salute previsti nel Piano sanitario nazionale o nei Piani sanitari regionali, che non trovano rispondenza in professioni già riconosciute".
Inoltre, l'iter di riconoscimento prevede che l'acquisizione di un parere tecnico-scientifico del Consiglio superiore di sanità e l'adozione con accordo sancito in Conferenza Stato Regioni. L'accordo Stato Regioni individuerà il titolo professionale, l'ambito di attività di ciascuna professione, i criteri di valutazione dell'esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti. Al Miur spetta la definizione dell'ordinamento didattico della formazione universitaria delle nuove professioni sanitarie.

Infine, l'emendamento- Marazziti prevede che "la definizione delle funzioni caratterizzanti le nuove professioni avviene evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già riconosciute o con le specializzazioni delle stesse".