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FILIERA CORTA

Valorizzazione dei prodotti alimentari a chilometro zero

Valorizzazione dei prodotti alimentari a chilometro zero
Più di 70 deputati hanno firmato una proposta di legge per incentivare la filiera corta. Tra i co-firmatari il parlamentare veterinario On Cova.
E' stata assegnata alla Commissione Agricoltura della Camera la proposta di legge Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità, nonché modifiche all'articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

La proposta – che vede Ermete Realacci primo firmatario ed è stata sottoscritta da più di 70 deputati- è finalizzata alla promozione del consumo di prodotti alimentari a «chilometro zero» provenienti da filiera corta.
"L'obiettivo prioritario delle norme proposte- si legge nella presentazione- è quello di incoraggiare l'acquisto di alimenti prodotti in ambito locale in cui devono essere consumati anche attraverso una informazione trasparente, puntuale ed efficace sul settore. Il progetto va quindi incontro all'evoluzione delle preferenze dei consumatori i quali, oltre a ricercare prodotti con prezzi più contenuti, sono particolarmente attenti alle caratteristiche di qualità nutrizionali, di sicurezza, di eticità e di eco-compatibilità degli alimenti". La proposta vuole anche valorizzare le piccole e medie imprese agricole, per lo più a conduzione familiare, che operano e vivono sul territorio, preservandone l'identità e la sopravvivenza e contribuendo, così, al loro mantenimento sul territorio.

Il provvedimento introduce inoltre le modalità di concessione del marchio di filiera denominato «chilometro zero». Sono considerati prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero" i prodotti agricoli e alimentari provenienti da areali di produzione posti a una distanza non superiore a 70 chilometri di raggio dal luogo previsto per il loro consumo, o quelli per i quali è dimostrato un limitato apporto delle emissioni inquinanti derivanti dal trasporto calcolato dalla fase di produzione fino al momento del consumo finale".

Prevista l'istituzione, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, del marchio di filiera «chilometro zero» che garantisce la qualità ambientale superiore del prodotto alimentare, connessa al ridotto apporto di emissioni inquinanti derivanti dal trasporto in tutti gli stadi della filiera. Tale marchio può essere evidenziato, assieme alle caratteristiche ed ai vantaggi di tali prodotti, nello scontrino rilasciato nei mercati e nelle strutture commerciali che vendono tali prodotti.

Viene anche modificata la disciplina amministrativa in materia di vendita diretta, in ordine agli effetti della comunicazione di inizio attività nonché alla possibilità per le imprese agricole di effettuare la somministrazione non assistita dei prodotti posti in vendita. Riconosciuta inoltre la possibilità di esercitare la vendita diretta a prescindere dalla destinazione edilizia dei fabbricati a ciò destinati, fatta salva l'osservanza della disciplina igienico-sanitaria.

Un apposito nucleo presso il Comando carabinieri politiche agricole e alimentari assicura i controlli e la prevenzione in materia di tutela della sostenibilità ambientale e della qualità dei prodotti.