Accolto il ricorso della Federazione Italiana Sport Equestri: il Consiglio di Stato annulla la sentenza del TAR del Lazio e il provvedimento dell'Antitrust: non c'è posizione dominante.
"In assenza di dati quantitativi e concreti sulla ripartizione del mercato delle manifestazioni e gare non è possibile verificare la sussistenza della dominanza della Fise nel mercato delle competizioni equestri". Lo afferma il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata il 5 giugno.
Palazzo Spada ha infatti accolto il ricorso presentato da FISE e ha annullato sia la sentenza del TAR del Lazio che il provvedimento sanzionatorio dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che, nel 2019, condannava la Fise al pagamento di una sanzione di 451 mila euro per abuso di posizione dominante ed illecito anticoncorrenziale dopo la denuncia di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane e GIA, Gruppo Italiano Attacchi.
Secondo i Giudici l'analisi del mercato, da cui prende le mosse la contestazione, è il presupposto per valutare la sussistenza dell'illecito. Tuttavia l'AGCM "pur evidenziando, ed a ragione, l’effetto penalizzante per la concorrenza delle misure introdotte da FISE" ha riconosciuto che rimangono nella disponibilità dell’iniziativa di soggetti terzi quelle ludiche (di tradizione ed eleganza), senza però indicare alcun dato quantitativo né, specularmente, in riferimento a quello che subirebbe in misura maggiore gli effetti restrittivi del Salto e degli Attacchi, specie in termini di fatturato generato in rapporto al mercato complessivamente considerato, e rendendo, per l’effetto, in dimostrata l’assunta dominanza di FISE nel mercato di riferimento degli “Eventi”.
Secondo il Consiglio di Stato il potere di regolazione di FISE rispetto agli eventi equestri è circoscritto alle gare che si svolgono sotto l’egida della FSN, mentre sul calendario delle prove ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, e GIA, Gruppo Italiano Attacchi, non detiene alcun potere di approvazione, né di regolamentazione.
Il commento della FISE- "La decisione assunta dal Consiglio di Stato con questa sentenza, molto attesa, è senz'altro di rilevante impatto e importanza- afferma una nota della Federazione- , perché oltre a confermare la correttezza dell’operato della Dirigenza federale, che mai ha inteso comprimere il mercato o tagliare fuori l'attività amatoriale e che anzi ha sempre valorizzato la promozione dello sport equestre a tutti i livelli, si inserisce in modo innovativo nella più recente giurisprudenza europea e nazionale che si è occupata di ordinamento sportivo e mercato, così aprendo nuovi scenari nei rapporti e negli equilibri tra le Federazioni aderenti al CONI e gli altri organismi sportivi che operano nel mondo dello sport".
Sentenza del Consiglio di Stato N. 05054/2024 del 5 giugno 2024Sentenza del Consiglio di Stato N. 05054/2024 del 5 giugno 2024
LA SENTENZA
Fise, Consiglio di Stato annulla provvedimento Antitrust
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