Accesso: il Tar aspetta il responso di costituzionalità

Iscritti i candidati esclusi al test di accesso. Ma "con riserva", fino alla questione di costituzionalità.
L'accesso programmato che prevede per alcuni corsi universitari il superamento di un test di ammissione dovrà passare il vaglio della costituzionalità. La presenza di una graduatoria unica nazionale, anziché di varie graduatorie d'ateneo, potrebbe superare i dubbi di costituzionalità che gravano sulle singole graduatorie e riammettere in gioco gli esclusi.

Così' il TAR del Lazio ha ammesso "con riserva" alcuni studenti che erano stati esclusi dalle graduatorie alla facoltà di medicina e chirurgia di Messina.

Nella sua ordinanza, il TAR ipotizza anche una soluzione in caso di conferma per i "vittoriosi". Secondo Palazzo Spada, "anziché far ripetere le prove a tutti i partecipanti e redigere una nuova graduatoria, sarebbe ipotizzabile il sostenimento di una prova suppletiva limitata al ricorrente vittorioso e una sua ammissione all'università, in caso di superamento, secondo modalità decise dalle università interessate".

Sulla mancata graduazione dei candidati a livello nazionale pesa l'ordinanza n. 3541 del 18 giugno 2012 del Consiglio di Stato che ha ritenuto "non manifestamente infondata la relativa questione di costituzionalità".
La questione investe "tutte le università interessate" e per questo il Tribunale ha deciso di sospendere il giudizio fino alla definizione della questione di costituzionalità sollevata con la citata ordinanza del Consiglio di Stato.

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