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CIRCOLARE AGENZIA DELLE ENTRATE

Nuove soglie forfetarie, chi entra e chi esce dal regime agevolato

Nuove soglie forfetarie, chi entra e chi esce dal regime agevolato
Se si supera la soglia dei 100 mila euro di ricavi/compensi l'uscita dal regime agevolato "è immediata". Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate.

Come si determina la permanenza nel regime forfetario anche nel 2024? Dipende dall’ammontare dei ricavi o compensi effettivamente incassati (non solo documentati) nel 2022. Lo chiarisce l'Agenzia delle entrate, con la circolare n. 32/E del 5 dicembre 2023 che illustra anche le nuove condizioni di accesso, permanenza nel regime agevolato per il 2024.

La difficoltà nasce dall'ultima legge di bilancio che ha portato la soglia forfetaria a 85 mila euro (calcolati sulla base di ricavi e compensi incassati), innalzandola rispetto alla precedente soglia di 65 mila euro del 2022. Per molte Partite Iva, che rischiano di passare al regime ordinario nel 2024, la variazione della soglia ha complicato le cose. In sintesi, queste le tre possibili situazioni:

- se il professionista nel 2023 è rimasto al di sotto della soglia forfetaria di 85 mila euro (ricavi e compensi), può restare nel regime forfetario anche nel 2024.  Se nel corso del prossimo anno, supererà la soglia passerà al regime ordinario.
Effetti: I soggetti che nel 2022 hanno conseguito ricavi o percepito compensi per un ammontare superiore a 65mila euro, ma inferiore alla soglia di nuova introduzione di 85mila euro, già nell’anno 2023 permangono o accedono al regime forfetario (salvo libera opzione per il regime ordinario).
Per i contribuenti che hanno iniziato l’attività nel corso dell’anno 2022, invece, il rispetto di tale requisito deve essere verificato ragguagliando la soglia di 85mila euro alla frazione d’anno di attività. Inoltre, la soglia di 85mila euro deve essere determinata in funzione del regime contabile applicato nell’anno. 

- se il professionista nel 2023 ha incassato ricavi/compensi superiori ai 100 mila euro, è costretto a passare con effetto immediato (già per il 2023) al regime ordinario.
Effetti: I soggetti, che, nel corso dell’anno superano la soglia di 100mila euro di incasso, transitano nel regime ordinario nell’anno stesso, ma con decorrenze diverse per l’Iva e per le imposte dirette. Ai fini Iva, il periodo d’imposta decorre dalla data di incasso, che comporta il superamento del limite di 100mila euro in corso d’anno. Il professionista che fuoriesce dal regime forfetario in corso d’anno, la ritenuta deve essere applicata solo all’incasso della prestazione che fa scattare il superamento del limite di 100mila euro. Analogamente, per le operazioni passive, il professionista assume il ruolo di sostituto d’imposta solo a decorrere dal primo pagamento dovuto successivamente al superamento del predetto limite, anche laddove l’eventuale fattura già ricevuta non indichi l’applicazione della ritenuta.

- se nel 2023 la soglia è stata superiore a 85mila euro, ma al di sotto dei 100mila il passaggio al regime ordinario avverrà nel 2024. Effetti: Ciò implica  la rettifica dell’imposta, che deve essere effettuata in un’unica soluzione nella dichiarazione Iva relativa al primo anno di applicazione delle regole ordinarie.

Cos'è il regime forfetario- E' una forma di regime fiscale agevolato, adottatata da numerosi professionisti e lavoratori autonomi (persone fisiche) perchè comporta alcune semplificazioni, in particolare: la determinazione forfetaria del reddito (sulla base dei compensi percepiti nell'anno) e la sua tassazione per mezzo di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi.

Modifiche al regime forfetario- Circolare 32/E