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STUDIO DI SETTORE

Senza lo 'scudo premiale' partono le comunicazioni per anomalie''

Senza lo 'scudo premiale' partono le comunicazioni per anomalie''
L'Agenzia delle Entrate ha annunciato circa 190mila comunicazioni di anomalie. Controllare la PEC ed evitare sanzioni.
Studi di settore, controlli per uno su cinque- L’Agenzia delle Entrate ha esaminato 1.432.358 contribuenti:ci sono troppe differenze tra i dati comunicati e le previsioni di ricavi stimate. Scattano così  i primi accertamenti del fisco legati agli studi di settore. In un comunicato ufficiale, l’Agenzia delle entrate ha infatti annunciato che sono in partenza circa 190mila comunicazioni riguardanti anomalie legate proprio alle dichiarazioni erariali di soggetti sottoposti al regime degli studi di settore. Nella sua nota ufficiale l’Agenzia ha innanzitutto chiarito le motivazioni che potrebbero essere alla base delle notifiche in questione, specificando anche i mezzi attraverso cui le comunicazioni giungeranno ai destinatari.

Veterinari non ammessi al regime premiale- Molte categorie di lavoratori autonomi e di professionisti, fra cui i Veterinari, non potranno contare sullo scudo del "regime premiale", quel meccanismo che premia i contribuenti che risultano congrui ( anche per effetto dell’adeguamento), e coerenti (agli specifici indicatori di settore). Il regime premiale è previsto dal decreto legge n. 201 del 2011 (all’articolo 10, comma 9) e comporta i seguenti vantaggi: sono preclusi gli accertamenti basati sulle presunzioni semplici; sono ridotti di un anno i termini di decadenza per l'attivita' di accertamento; è ammessa la  determinazione sintetica del reddito complessivo se eccede di almeno un terzo quello dichiarato.
Le condizioni di accesso alla premialità sono state dettagliate dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate del 9 giugno e seguite da elaborazioni statistiche: il contribuente deve avere regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti;  la  posizione del contribuente risulti coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione dello studio di settore di riferimento. Lo Studio di Settore VK22U- Servizi Veterinari non rientra fra quelli ammessi al regime premiale.

L'avviso del Fisco- Nello specifico i lavoratori autonomi interessati dalle comunicazioni potranno vedersi recapitare inviti a presentare modelli di studi di settore, se non hanno provveduto pur essendo obbligati, oppure un elenco delle anomalie emerse sulla base dei controlli telematici previsti tra i modelli Unico e i dati degli studi. E ancora comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati, sempre in allegato a Unico, rilevate dall’Agenzia analizzando anche altre fonti informative disponibili, oltre a statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi stessi. Insomma una documentazione corposa e dettagliata che permetterà al contribuente, o a chi lo assiste fiscalmente, di comprendere nel dettaglio quali siano i rilievi mossi.

Controllare la PEC - Per quanto concerne le modalità attraverso cui i soggetti interessati potranno accedere a tali informazioni, si potrà innanzitutto consultare il proprio “Cassetto fiscale”, che come noto è accessibile sia al diretto contribuente che al suo intermediario di fiducia che ne avesse ricevuto delega specifica. Inoltre, l’Agenzia trasmette le comunicazioni di anomalie via Entratel all’intermediario, se il contribuente ha effettuato questa scelta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi e se l’intermediario ha accettato di riceverle. Infine, se i contribuenti non hanno delegato gli intermediari, l’amministrazione fiscale comunica invece agli indirizzi di Pec da loro attivati che la sezione degli studi di settore del “Cassetto fiscale” è stata aggiornata. Per quanto riguarda poi le modalità con cui il contribuente oggetto di una comunicazione di anomalia potrà rispondere, due sono le strade possibili.

Come evitare sanzioni- Se si è convinti di essere nel giusto, sarà possibile fornire tutti i chiarimenti del caso, con eventuali “pezze d’appoggio” documentali, sfruttando i software gratuiti messi a disposizione sul sito dell’Agenzia proprio nella sezione dedicata agli studi di settore. Se invece ci si rende conto di aver effettivamente omesso qualcosa, c’è la possibilità di mettersi tempestivamente in regola utilizzando l’istituto del ravvedimento operoso. In questo caso tra l’altro è utile precisare una questione molto rilevante: mentre per altre imposte, il ravvedimento non è utilizzabile nel caso sia già scattato un controllo o un’ispezione fiscale, per gli studi di settore invece tale rimedio agevolato resta sempre valido a prescindere dal fatto che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziate altre attività amministrative di controllo, delle quali il contribuente abbia avuto precedente conoscenza. Insomma, il tempo per mettersi in regola evitando pesanti sanzioni c’è tutto, e dunque nel caso fosse necessario sarà bene sfruttarlo in maniera adeguata. (fonte)

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