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REPORT 2014

OMS: lacune nella sorveglianza antibatterica nella catena alimentare

OMS: lacune nella sorveglianza antibatterica nella catena alimentare
Monitorare le resistenze nei settori collegati, primo fra tutti l'agroalimentare. L'OMS: lacune nella sorveglianza integrata salute animale-salute umana.

"Esistono importanti lacune nella sorveglianza e nella condivisione dei dati legati alla nascita delle resistenze antibatteriche di origine alimentare e al loro potenziale impatto sia sulla salute umana che animale".
L'Organizzazione Mondiale della Sanità incoraggia le autorità sanitarie mondiali ad affrontare il problema dell'antibiotico resistenza nei settori collegati alla salute umana.

Il Rapporto "Antimicrobial resistance: Global report on surveillance 2014"- pubblicato in questi giorni e realizzato con la collaborazione dei Paesi aderenti, fra i quali l'Italia, sostiene che "la sorveglianza è ostacolata dalla mancanza di norme armonizzate a livello mondiale".

Non meno importante, secondo l'OMS, un approccio multisettoriale- necessario per contenere il fenomeno delle resistenze - basato sulla 'sorveglianza integrata' degli animali produttori di alimenti e della catena alimentare, con tempestiva condivisione dei dati. Un sistema di sorveglianza integrata consentirebbe di raffrontare i dati provenienti dal settore animale con quelli del settore umano, passando per i prodotti alimentari.

Sono questi i prossimi passi che l'OMS intende incoraggiare e sostenere nelle strategie di lotta alle resistenze antimicrobiche, alla luce del quadro attuale sui batteri più comunemente diffusi e resistenti, sia in ambito ospedaliero che di derivazione alimentare: Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Nontyphoidal Salmonella, Shigella species, Neisseria gonorrhoea.