In Germania si protesta anche contro i veterinari: troppo cari. La Federazione Equestre sostiene le petizioni al Bundestag. I Veterinari: "Atti contro la nostra professione".
Dallo scorso mese di novembre, in Germania due petizioni (qui ) protestano contro i rincari delle tariffe veterinarie Le petizioni sono sostenute dalle Federazione Equestre tedesca. Secondo quanto riporta Cavallo Magazine, il segretario della Federazione Soenke Lauterbach ha invitato i tesserati a partecipare a entrambe le petizioni, una indirizzata al Bundestag, il parlamento federale tedesco, e l'altra al Ministro federale dell’Agricoltura perchè venga rivisto al ribasso il Tariffario Veterinario (GOT Gebührenordnung für Tierärzte).
La Federazione equestre tedesca (FN), insieme a 58 associazioni di allevatori di cavalli, associazioni legate agli sport equestri e insieme all’Associazione dei proprietari tedeschi di bestiame (VDTH), vuole attirare l’attenzione sul problema della nuova tabella delle tariffe per i veterinari (GOT).I rincari riguarderebbero in particolare i ricoveri degli animali.
Alle due petizioni si contrappone la posizione della BTK, l’Associazione dei Veterinari Tedeschi che reputa le due petizioni come "atti contro la professione veterinaria" e "fortemente disinformative nei confronti del grande pubblico". Il tariffario dei veterinari (GOT) serve a garantire l'assistenza veterinaria, anche durante gli orari dei servizi di emergenza- afferma la BTK.
“L’adeguamento strutturale del Tariffario (GOT) a novembre 2022 era atteso da tempo per garantire che l'attività veterinaria possa essere gestito in modo economico. Solo così è possibile garantire un’assistenza completa agli animali”, spiega il Presidente Holger Vogel (foto). "Le condizioni di lavoro nella professione veterinaria devono urgentemente migliorare e il nuovo GOT rappresenta una leva per contrastare la palese carenza di veterinari, un enorme problema per il benessere degli animali. Vogliamo motivare i nostri giovani professionisti a intraprendere questa professione, ma azioni come queste petizioni ottengono esattamente il contrario", avverte il presidente della BTK.
La raccolta firme si chiuderà domani 30 gennaio 2024.