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TRASPORTO ANIMALI

Corte Conti UE: viaggi più lunghi per evitare sanzioni

Corte Conti UE: viaggi più lunghi per evitare sanzioni
C’è il rischio che i trasportatori scelgano un tragitto più lungo per evitare di transitare per paesi che a impongono sanzioni più elevate. Lo dice la Corte dei Conti Europea.

La Corte dei Conti Europea pubblica una disamina sul trasporto di animali vivi nell'Unione Europea in relazione ai risvolti economici. Nell'odierno comunicato la Corte mette in guardia sul fatto che i fattori economici sono determinanti nelle decisioni sul trasporto degli animali: "Infrangere le regole può anche comportare vantaggi economici per i produttori, ad esempio nel caso del trasporto di animali non idonei, perché in genere
i paesi non impongono sanzioni dissuasive"- afferma la Corte.

Con l'obiettivo dichiarato di contribuire al dibattito in vista della prossima revisione della normativa UE sul benessere degli animali, l'analisi si riferisce ai trasporti intra-UE o extra-UE. Il trasporto di animali vivi può avere ripercussioni negative sul benessere degli animali, dichiara l'analisi. Dall'analisi condotta dalla Corte emerge che principali fattori che influenzano il trasporto degli animali sono quelli economici. Le differenze di costo tra Stati membri e la necessità di sfruttare economie di scala hanno condotto alla specializzazione nel settore zootecnico e alla concentrazione nel settore della macellazione, incoraggiando il trasporto degli animali.

Gli auditor della Corte dei conti europea hanno analizzato i dati tratti da TRACES e Comext dell’UE, banca dati di Eurostat sugli scambi internazionali di merci, tra cui gli animali vivi. Il periodo di riferimento dell'analisi si riferisce al periodo 2017-2021. 

Trasporto in UE - Dal rapporto emerge che la maggior parte degli scambi di animali vivi in Europa avviene su strada: il 70% in termini di peso ed il 65% in termini di valore di mercato. In termini di durata, la maggioranza degli spostamenti di animali all’interno dell’UE nel 2017-2021 era costituita da brevi tragitti (63 %). Il pollame viene solitamente trasportato per brevi tragitti, mentre i cavalli tendono ad essere spostati su distanze più lunghe. I viaggi sono stati condotti principalmente per produzione e macellazione.

Trasporto extra UE - Per quanto riguarda le esportazioni verso paesi non-UE, la maggior parte degli spostamenti di animali avviene via mare 63%.

Il ruolo dei consumatori - Anche i consumatori svolgono un ruolo importante nel guidare il cambiamento. Dal sondaggio è emerso che molti cittadini UE sono disposti a pagare di più la carne, ma solo se informati del benessere animale. Secondo lo della Commissione UE "Study on animal welfare labelling" del 2022, due terzi dei consumatori ritenevano insufficienti le informazioni a loro disposizione per compiere scelte di acquisto informate basate sul benessere degli animali.
Quasi la metà di essi desiderava ricevere maggiori informazioni sulle condizioni di macellazione (40 %) e sull’alimentazione adeguata (40%). 

Gli auditor hanno sottolineato che l’impatto negativo del trasporto sul benessere degli animali potrebbe essere mitigato riducendo il numero e la lunghezza degli spostamenti. In alcuni casi, avvicinare la macellazione al sito produttivo può rappresentare una soluzione. Gli auditor concludono che usare impianti di macellazione locali e strutture di macellazione mobili potrebbe eliminare la necessità di trasportare parte degli animali, e sarebbe più rispettoso dell’ambiente.

Analisi 03/2023: Il trasporto di animali vivi nell’UE: sfide e opportunità
Quadro interattivo online -  Trasporto di animali vivi nell’UE