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CONSIGLIO AGRIFISH

Direttiva Emissioni: "Un errore inserire gli allevamenti"

Direttiva Emissioni: "Un errore inserire gli allevamenti"
Il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli è intervenuto al Consiglio Agrifish contro l'inserimento dei grandi allevamenti nella Direttiva Emissioni in via di elaborazione.

In merito alla revisione della Direttiva sulle emissioni industriali (IED), il Ministro ha definito "un errore concettuale" equiparare il settore zootecnico a quello industriale. Il Ministro Stefano Patuanelli ha sottolineato "la necessità di intervenire non attraverso adempimenti burocratici ma con strumenti incentivanti alla transizione ecologica".

Ad aprile di quest'anno, la Commissione Europea ha presentato delle proposte per aggiornare la direttiva sulle emissioni industriali. Il settore dell'allevamento è stato ricompreso nel campo di applicazione della Direttiva, agganciandola al Green Deal. Entro il 2050 le attività economiche nell’Unione europea dovranno ridurre le emissioni nocive, compresi gli allevamenti europei di maggiori dimensioni.

La Commissione calcola che solo intervenendo sugli allevamenti si determinerebbero benefici per la salute delle persone quantificabili in almeno 5,5 miliardi di euro all’anno. Si osserverebbero gli effetti seguenti: 1) aumento della copertura delle emissioni di ammoniaca, dall'attuale 18 % al 60 %; 2) aumento della copertura delle emissioni di metano, dall'attuale 3 % al 43 %.
Nell'insieme, agendo sugli allevamenti, Bruxelles calcola di ottenere i seguenti benefici in termini di riduzione dell'inquinamento:
- riduzione delle emissioni di metano di 265 kt all'anno (229 kt all'anno per i bovini e 36 kt all'anno per suini e pollame);
- riduzione delle emissioni di ammoniaca di 128 kt all'anno (50 kt all'anno per i bovini e 78 kt all'anno per suini e pollame).

Le nuove norme si applicherebbero gradualmente agli allevamenti di bovini, suini e pollame di maggiori dimensioni, circa 185.000 stabilimenti ritenuti responsabili del 60 % delle emissioni di ammoniaca e del 43% di metano prodotte dal bestiame dell’UE. La Commissione promette un regime semplificato rispetto a quello degli impianti industriali, e graduato alle dimensioni dell'allevamento e alla densità del bestiame. La politica agricola comune è indicata da Bruxelles come "una fonte fondamentale di sostegno alla transizione".

La Commissione concederà agli Stati membri 18 mesi per recepire la direttiva nel diritto nazionale dopo che sarà adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Successivamente saranno elaborate le migliori tecniche disponibili: una volta adottate dalla Commissione, i gestori di impianti industriali dovranno adeguarvisi entro quattro anni e gli agricoltori entro tre.

Proposal for a Revision of the Industrial Emissions Directive

Factsheet on Emissions and Pollutants