Antimicrobici, fino a che punto è possibile limitarli?

La recente entrata in vigore del regolamento (UE) 2019/6, il 28 gennaio 2022,  ha acceso il dibattito sull'uso degli antibiotici per gli animali. Interrogazione alla Commissione Europea.

Il nuovo regolamento europeo sui  medicinali veterinari prevede che questi vengano utilizzati conformemente ai termini dell'autorizzazione all'immissione in commercio (AIC). Tuttavia, l'articolo 107 (Impiego dei medicinali antimicrobici) al paragrafo 7, stabilisce che "uno Stato membro può ulteriormente limitare o vietare l’impiego di determinati antimicrobici sugli animali nel proprio territorio se la somministrazione di tali antimicrobici agli animali è contraria all’attuazione di una politica nazionale sull’impiego prudente degli antimicrobici".

Sul margine di intervento degli Stati Membri, l'europarlamentare danese Christel Schaldemose ha presentato una interrogazione scritta alla Commissione Europea chiedendo di interpretare questo paragrafo.
Il dibattito in Danimarca, spiega la deputata, si è riacceso con l'entrata in vigore del regolamento. " Su tale base- afferma l'interrogante- presumo che la Danimarca, che ha una politica molto restrittiva sull'uso degli antimicrobici, sarà in grado di consentire ai veterinari di utilizzare quantità di antimicrobici inferiori a quelle indicate nel foglio illustrativo".
Alla Commissione Europea si chiede di confermare o meno questa interpretazione.

Nel frattempo, EMA ha avviato una consultazione pubblica su un altro paragrafo di incerta interpretazione dello stesso articolo 107, quello che (paragrafo 3) consente l'impiego di antimicorbici per profilassi "in casi eccezionali, per la somministrazione a un singolo animale o a un numero ristretto di animali quando il rischio di infezione o di malattia infettiva è molto elevato e le conseguenze possono essere gravi".

Profilassi antimicrobica, EMA apre una consultazione