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COMMISSIONE AGRI

Mantenere la 'cascata' e consentire la fonitura ai veterinari

Mantenere la 'cascata' e consentire la fonitura ai veterinari
Le Commissioni Agricoltura e Ambiente del Parlamento Europeo stanno emendando la proposta della Commissione per un nuovo Regolamento sul Farmaco Veterinario.
Dopo la proposta di relazione dell'europarlamentare francese Francoise Grossetete in Commissione ENVI (Ambiente e Salute) è la volta della Commissione AGRI (Agricoltura) del Parlamento Europeo. Il 16 giugno sulla proposta di Regolamento Farmaci Veterinari della Commissione Europea sono state presentate numerose proposte emendative sia ai "considerando" del testo della Commissione sia all'articolato.
La Commissione AGRI ha anche una bozza di parere destinata alla Commissione ENVI, titolare del provvedimento.

Sia le proposte emendative che la bozza di parere della Comm AGRI collimano con la relazione-Grossetete e vanno nella direzione di mantenere la "cascata" vigente in tutti gli Stati Membri, ovvero collocare l'opzione del farmaco umano come eccezionale e subordinata in via gerarchica al ricorso al farmaco veterinario. In questo senso, sono state presentate proposte emendative rafforzative della "cascata" che nel testo della Commissione Europea viene invece abolita. Per gli europarlamentari AGRI L'utilizzo di medicinali per uso umano dovrebbe essere soggetto a rigorose disposizioni. In particolare- continuando ad ammettere l'uso in deroga- l'utilizzo di medicinali antimicrobici per uso umano deve avvenire soltanto in conformità ad una prescrizione veterinaria e all'autorizzazione da parte dell'autorità veterinaria sovraordinata al veterinario interessato. Per l'eurodeputato Nicola Caputo a determinate condizioni, una deroga che consenta "un utilizzo non conforme alle indicazioni contenute nell’autorizzazione all’immissione in commercio" (uso off -label) è nell'interesse del benessere degli animali, in quanto per molte affezioni non esistono farmaci veterinari, in particolare per le specie minori. Tuttavia, la Commissione sta sopprimendo l'obbligo che impone al veterinario di scegliere per prima cosa un medicinale veterinario, se disponibile,prima di selezionare un medicinale per uso umano ("a cascata"). In tal modo i produttori non sono affatto incentivati a investire nello sviluppo dei prodotti.

Le proposte emendative mettono l'accento anche sull'impatto ambientale dei farmaci, sull'importanza della diagnosi ai fini dell'uso prudente dei medicinali, sulla necessità di disporre di dati sull'impiego di antimicrobici negli animali e sull'esigenza di non vietare tout court il ricorso profilattico degli antimicrobici. E ancora, le proposte emendative intervengono su uno degli aspetti più controversi del regolamento ossia la vendita on line, così come sulla fornitura di medicinali veterinari al pubblico da parte dei veterinari,  sull'autorizzazione alla prescrizione di farmaci veterinari, sulla definizione stessa di "farmaco veterinario" e sulla durata della sua AIC.

Sulla fornitura di farmaci da parte dei medici veterinari la relatrice Marit Paulsen è esplicita nella sua proposta di parere: L''articolo 107, che prevede che i veterinari siano incentivati finanziariamente a prescrivere medicinali, è un passo positivo ma inadeguato. Appare strano che si debba creare una tale distinzione tra le competenze deiprofessionistidella medicinaumana e veterinaria.Infatti, mentre imedici sono solitamente ben pagati per il loro lavoro e le loro competenze, veterinari ugualmente formati e competenti, in alcuni Stati membri, hanno bisogno di vendere medicinali per arrivare a fine mese. Sembrerebbe logico e ragionevole
che i veterinari, proprio come gli altri medici, conservassero scorte di medicinali da utilizzare per le necessità immediate nel lasso di tempo normalmente necessario per ottenere i farmaci, ma non a scopo di profitto.

Non sono previste ulteriori scadenze per la presentazione di emendamenti. L'iter di marcia prevede ora la votazione delle proposte di relazione AGRI ed ENVI (calendarizzata a settembre) e a seguire (al momento la data è il 24 novembre 2015) l'adozione in plenaria al Parlamento di Strasburgo.

Emendamenti 34-356 (Comm AGRI)
Emendamenti  357-460 (Comm AGRI)
Proposta di parere (Comm AGRI)