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CALLISTO

Animali da compagnia nella UE: rischi e benefici economico-sanitari

Animali da compagnia nella UE: rischi e benefici economico-sanitari
Pubblicato il primo Strategy Report del progetto europeo Callisto. Italia seconda solo alla Russia per numero di cani e gatti.
Il documento, realizzato con il coordinamento della FVE, dettaglia la presenza degli animali da compagnia negli Stati Membri. Cani e gatti, in particolare, sono sempre più diffusi e il loro numero è in continua crescita, così come rilevante è il settore economico collegato (allevamento, commercio, assicurazioni, prodotti farmaceutici e servizi veterinari).

Nel territorio europeo si stima la presenza di 64 milioni di gatti e 60milioni di cani ed una spesa annuale complessiva – per mantenimento - di 25,7 miliardi di euro. In Italia il pet care (spese veterinarie escluse) è di circa due milioni e mezzo (retail value). Il dato è attinto da Euromonitor International. Il Rapporto evidenzia tuttavia la grande difficoltà nel reperimento di dati definitivi al riguardo. L'Italia si colloca, su scala europea, con la popolazione di cani e gatti più alta del continente, battuta solo dalla Russia, vantando il primato continentale di uccelli ornamentali (23milioni).
Il documento dettaglia per l'Italia l'incidenza statistica, epidemiologica, sanitaria ed economica degli animali da compagnia, oltre alle misure di lotta e ai risultati conseguiti.

L'attenzione è rivolta all'incidenza del rischio-zoonosi e alla diffusione di malattie infettive. Il focus della ricerca ( multisettoriale e multidisciplinare) è il ruolo degli animali da compagnia, come fonte di malattie infettive sia per l'uomo che per gli animali allevati, come pure l'incidenza anche geografica di queste malattie.

Ma non solo cani e gatti vanno intesi come animali da compagnia. CALLISTO considera tutti gli animali presenti nella comunità sociale e familiare, permanentemente conviventi con le persone a scopo d'affezione e compagnia, ma anche gioco, attività sportiva e lavoro. Senza trascurare il loro apporto in termini di supporto psicologico per alcune categorie sociali. La categoria è dunque molto vasta e comprende cavalli, conigli, furetti, rettili, uccelli e pesci ornamentali, cani-guida e cani in uso presso le forze militari e dell'ordine. Un occhio di riguardo è per quelle specie che si collocano in entrambe le categorie, d'affezione e d'allevamento, secondo una tendenza a trasformare in animali da compagnia animali tradizionalmente allevati e che richiedono una particolare sorveglianza dal punto di vista del grado di trasmissibilità delle malattie.
Il riconoscimento da parte del Progetto CALLISTO dell'importanza degli animali da compagnia, va oltre la valenza etico-sociale del rapporto per tradursi in una esplorazione dei vantaggi sanitari ed economici della loro corretta presenza nella società umana, sia in termini educazionali-riabilitativi (beneficio per l'infanzia, per gli anziani e le persone affette da disturbi psico-fisici) sia in termini di risparmio della spesa sanitaria per gli Stati Membri attraverso la riduzione e la prevenzione delle malattie.


Il Progetto CALLISTO, un think tank sulle zoonosi, nato circa 7 anni fa nell'ambito del Settimo Programma Quadro della UE e si prefigge di colmare le lacune esistenti nella conoscenza del rischio e produrre adeguate raccomandazioni. Il monitoraggio delle zoonosi attraverso il progetto CALLISTO si qualifica come il primo esempio di approccio One Health applicato al settore degli animali da compagnia: sinergia fra medicina umana e veterinaria per un sola salute. (fonte: callistoproject.eu)

pdfCALLISTO_STRATEGY_REPORT_FIRST_CYCLE.pdf7.19 MB