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THE GUARDIAN: LA RECESSIONE COLPISCE GLI ANIMALI

THE GUARDIAN: LA RECESSIONE COLPISCE GLI ANIMALI
Gli inglesi sono costretti a rinunciare agli animali da compagnia. E crescono gli abbandoni. Anche di cavalli. Il Guardian ha dedicato un articolo al fenomeno: "How the recession is hurting our pets". Ma per il quotidiano britannico i gatti travestiti per Halloween e i cani obesi sarebbero un sintomo più che di recessione di "fanatismo". Gli inglesi sono costretti a rinunciare agli animali da compagnia. Costano troppo e crescono gli abbandoni. Il Guardian ha dedicato un articolo al fenomeno: "How the recession is hurting our pets".

L'elevato tenore di vita assicurato ai pet, oggi minato dalla recessione, starebbe inducendo molti proprietari all'abbandono del loro animale. Secondo il Dogs Trust, il 2011 si avvierebbe a segnare il record dei 20 cani abbandonati al giorno. Secondo il Blue Cross animal charity, i cani abbandonati e vaganti sarebbero già il doppio rispetto all'anno scorso. Nel 56% dei casi, si tratta di rinunce da parte di proprietari che non hanno problemi economici a mantenere la casa o a pagare l'affitto. In calo anche le adozioni, per mancanza di spazio o di denaro, un problema che ha spinto le associazion protezionistiche a chiedere politiche abitative che tengano conto della presenza di animali nelle famiglie in difficoltà. La recessione incide inoltre sulla propensione alla spesa veterinaria ed in particolare sulle sterilizzazioni.

Ma per il quotidiano britannico, dai gatti travestiti per Halloween ai cani obesi, emerge un Paese più che di amanti degli animali di fanatici degli animali. Il quadro è complicato da altri fattori: chi è costretto a lasciare da solo per molte ore il cane, lo ritrova più aggressivo, rumoroso, un fastidio che causa danni e del quale è meglio sbarazzarsi. Altri ancora si sono pentiti di un incauto acquisto su siti web che, senza alcuna regolamentazione, vendono animali, malati e con problemi di socializzazione.

E non si parla solo di cani e gatti. Le associazioni protezionistiche dei cavalli denunciano un crescente abbandono di cavalli e pony: gli equidi randagi sarebbero raddoppiati dal 2009 al 2010 e nel 2011 si contano già 157 animali abbandonati, anche in giovane età. I cavalli si stanno anche deprezzando sul mercato della compravendita. Anche qui la crisi ha la sua paradossale contabilità: i proprietari per i quali 4000 sterline di mantenimento rappresentano un costo annuo troppo alto non trovano chi sia disposto ad adottare il loro cavalli. E nell'ipotesi migliore ripiegano su scelte di mantenimento low cost, come ad esempio nell'alimentazione, con conseguente aumento di cure veterinarie.