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EDITORIALE DELLA SETTIMANA

In Italia c'è la riproduzione selezionata

In Italia c'è la riproduzione selezionata
Il Labrador Retriever (7.700 esemplari registrati all'Enci) è il cane più diffuso in Gran Bretagna, il Paese che detiene lo standard di razza.

Non a caso, il Dogslife Project, viene portato avanti dal Kennel Club inglese con ricercatori dell'Università di Edimburgo.
Si tratta di uno studio sulla salute del Labrador che fa parte del Dogslife Project, iniziativa per valutare l'impatto degli standard di razza sulla salute dei cani con pedigree. I primi risultati sono stati pubblicati in questi giorni e danno percentuali piuttosto alte di malattia: nel primo anno del progetto, il 2010, su 1.407 cani coinvolti l'80% ha avuto problemi di salute.('Dogslife: A web-based longitudinal study of Labrador Retriever health in the UK', BMC Veterinary Research).

Negli ultimi anni, l'interessamento del Kennel Club Inglese per la salute dei cani di razza è diventato rilevante. Hanno impostato dei gruppi di lavoro per valutare l'eventuale modifica degli standard di razza al fine di migliorare le condizioni di salute dei cani, in particolare di quelli, come il Bulldog, in cui la conformità agli attuali standard impone il perpetuarsi di condizioni insalubri.

Diciamo anche, però, che Oltremanica non c'è ancora una vera e propria 'riproduzione selezionata' come invece è stata portata aventi in Italia dall'ENCI. I controlli sanitari per le malattie ereditarie nel Regno Unito sono volontari e non esiste una differenziazione sul tipo di Certificato Genealogico (Pedigree) in base ai controlli sanitari eseguiti. L'ENCI invece emette due diversi Certificato Genealogici, uno ordinario, di colore ocra, che documenta la genealogia del soggetto, ed uno di Riproduzione selezionata, di colore rosso, che documenta la selezione dei riproduttori e viene rilasciato solo ai cuccioli nati da genitori controllati.


In tutto questo, il veterinario ha un ruolo importante, quello di partecipare alla riproduzione selezionata effettuando i controlli sanitari per le patologie genetiche e di informare il pubblico sulla maggior affidabilità dei cuccioli nati in riproduzione selezionata. Se incoraggeremo sempre di più i proprietari a richiedere questo pedigree ci sarà un ritorno virtuoso anche sulla propensione degli allevatori e delle singole associazioni di razza ad aderire ai criteri di selezione imposti dalla riproduzione selezionata ENCI e dei proprietari ad acquistare con fiducia un cucciolo, prima di tutto italiano e poi più garantito.

Aldo Vezzoni, Presidente FSA- Fondazione Salute Animale