La Commissione Europea ha definito le zone di protezione e di sorveglianza in Lombardia e in Emilia Romagna. Aggiornata la regionalizzazione dell'Unione.
Dall'8 di ottobre, data di adozione della decisione di esecuzione (UE) 2024/2681, l’Italia ha notificato alla Commissione la comparsa di focolai di HPAI (Highly Pathogenic Avian Influenza) in alcuni stabilimenti di pollame. Le regioni interessate sono l'Emilia Romagna e la Lombardia. Con una nuova decisione di esecuzione, la Commissione - dopo avere esaminato le misure di controllo della malattia adottate- ha definito le zone di protezione e di sorveglianza, accertando che i confini si trovano a una distanza sufficiente dagli stabilimenti in cui sono stati confermati i focolai di HPAI.
Tre le aree difinite in Emilia Romagna e tre le aree definite in Lombardia. Di ciascuna, la Commissione indica la data ultima di applicazione delle misure di controllo nella zona di protezione. La durata più estesa è per l'Emilia Romagna con due, delle tre aree, in protezione fino al 14 novembre.
La decisione della Commissione adegua il quadro delle restrizioni anche per altri tre Stati Membri (Ungheria, Austria e Polonia) interessati, come l'Italia da focolai ad alta patogenicità in allevamenti avicoli. Tutti i Paesi hanno adottato le misure di controllo della malattia prescritte dal regolamento delegato (UE) 2020/687, compresa l’istituzione di zone di protezione e di sorveglianza attorno ai focolai.
Nell'elenco aggiornato il 21 ottobre dalla Commissione, oltre ad aree lombarde ed emiliano romagnoli è presente un'area nella regione veneto, in protezione fino al 29 ottobre prossimo. In tutto, la regionalizzazione comprende sette aree del Nord Ovest italiano.
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2024/2743 che modifica l’allegato della decisione di esecuzione (UE) 2023/2447 relativa a misure di emergenza in relazione a focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in alcuni Stati membri