Valutazione del rischio. Coordinamento centrale. Attuazione condivisa e armonizzata delle azioni. "Ci stiamo muovendo velocemente e abbiamo le idee chiare".
“Veniamo dal G7 della Veterinaria, dove abbiamo portato il nostro modello di veterinaria”. Il Direttore Generale della Sanità Animale
Giovanni Filippini è stato audito oggi in in Senato (
video) sulle
modifiche ai decreti legislativi di sanità animale. Filippini- che come Commissario Straordinario alla PSA sarà ascoltato in una seduta ad hoc- ha sottolineato che “molti Paesi ci stanno invidiando il nostro modello veterinario sia dal punto di vista dell'organizzazione ma soprattutto degli strumenti che abbiamo messo a punto come il ClassyFarm”.
Al G7 -ha quindi spiegato ai Senatori della 9° e della 10° Commissione- “abbiamo portato l'esempio di come siamo stati, soprattutto in alcuni, settori bravissimi a ridurre il consumo del farmaco, fino all’80% nel settore avicolo e così stiamo facendo anche in altri settori”. Il Direttore Generale della Sanità Animale ha poi accennato all’Eco schema 1 del
Piano strategico nazionale, che ha dato "la possibilità gli allevatori di prendere un premio nel momento in cui dimostrano di utilizzare meno farmaco a fronte di buone pratiche nell'allevamento anche da un punto di vista ambientale e zootecnico”.
Filippini si è detto “molto convinto” anche dell’importanza del coordinamento centrale nella gestione delle malattie animali “tant’è che nel nuovo piano d'azione nei confronti della peste in africana – ha detto- c’è coordinamento sanitario e di depopolamento dei cinghiali”. “La prima cosa che abbiamo valutato nell'analisi dello scenario – ha detto- è stata la grandissima differenza nei comportamenti a livello dei singoli territori e delle regioni. Avevamo la necessità di armonizzare”. Questo il fulcro del piano d'azione contro la PSA condiviso con la Commissione Europea e tradotto nell'
ordinanza commissariale numero 5/2025 “dove appunto queste azioni vengono declinate in maniera molto operativa”.
Il coordinamento centrale è indispensabile nel rivedere in termini strategici i piani sanitari nei confronti delle principali malattie “che fino ad oggi eravamo bravissimi a gestire in emergenza, ma che dovremo adeguare alla Animal Health Law che parla di valutazione del rischio”. L’organizzazione è pronta a questo cambiamento? La risposta del Direttore Filippini è affermativa, anche se “in parte ci mancano le risorse e in parte lo gestiamo in maniera non corretta. Credo che questo momento sia assolutamente il più opportuno per fare questo tipo di riflessioni, con un coinvolgimento importante delle associazioni”. La direzione è già questa ed è “assolutamente efficace, perché stiamo condividendo con tutti le azioni che stiamo portando avanti, altrimenti non si raggiungono gli obiettivi”.
Il Ministero della Salute, in questo momento, è in una fase di riordino. "Abbiamo un nuovo Dipartimento One Health che ha, al proprio interno, la veterinaria, la medicina umana e anche la parte ambientale. Sulla circolarità della salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Ci stiamo muovendo in maniera veloce. Le idee le abbiamo chiare”- ha affermato.
Sulla richiesta delle organizzazioni agricole, in corso di audizione, di inserire all'interno dell'Unità di Crisi gli stakeholder, Filippini ha sottolineato l’importanza di "condividere azioni molto importanti". “Riporterò tutto questo e faremo ben presto un tavolo”- ha concluso.
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