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SICUREZZA SUL LAVORO

Tragedia al centro ippico, Mazzeo: "una emergenza nazionale"

Tragedia al centro ippico, Mazzeo: "una emergenza nazionale"
Un uomo di 58 anni ha perso la vita in un centro ippico di Crespina Lorenzana (Pisa).  Il cavallo avrebbe avuto uno scatto repentino schiacciandolo contro lo stipite del cancello.
Secondo quanto si è appreso, l’uomo, il 58enne Maurizio Vannucci,  stava riaccompagnando un cavallo dentro le stalle quando l’animale ha avuto uno scatto repentino schiacciandolo contro lo stipite del cancello, causando un trauma toracico . La dinamica dell’incidente sul lavoro è ancora al vaglio del personale della medicina del lavoro dell’Asl Toscana nord ovest e dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione riportata dal quotidiano Pisa Today,  l'uomo stava riaccompagnando un cavallo dentro la stalla, quando improvvisamente l'animale ha avuto uno scatto repentino e ha schiacciato il lavoratore contro lo stipite di un cancello. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri. 

La vittima, di Livorno, lavorava da circa trent'anni nel maneggio. Nel centro ippico (video) si allenano cavalli per competizioni sportive. Il Tirreno riporta la testimonianza del titolare del centro (video): “Alle volte è pericoloso, un cavallo può disarcionare il fantino, scappare e in pieno galoppo succede che per fermare il cavallo ci si mette davanti d'istinto. Magari il cavallo in quel momento è eccitato, galoppa da solo senza fantino e può succedere la disgrazia. Stava accompagnando la cavalla dentro la giostra che ha dato un colpo. Niente di trascendentale, è successa una cosa per cui non ci diamo una spiegazione"- conclude il titolare.  Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del decesso.

«Cordoglio e dolore per l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, che si aggiunge alla già lunga lista di lutti, anche nella nostra regione, e la vicinanza alla famiglia della vittima» è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.«L’impegno delle istituzioni è tanto più indispensabile in un momento in cui l’incidenza di seri e spesso mortali incidenti sul lavoro si accentua, anziché diminuire, rendendo sempre più grave quella che deve essere considerata come un’emergenza nazionale», ha concluso Mazzeo.