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INTERVISTA

Lupo, specie non più protetta: cosa cambierebbe?

Lupo, specie non più protetta: cosa cambierebbe?
La spesa a carico delle Regioni per i danni provocati dal lupo è di poco inferiore ai 2 milioni di euro all'anno. Cosa cambierebbe se il lupo non fosse più "rigorosamente protetto" ?

Che la popolazione dei lupi sia in crescita è un fatto noto, risulta però preoccupante che lo siano anche le predazioni ai danni del bestiame. In un'intervista rilasciata a Rai Radio3 Scienza Piero Genovesi (ISPRA) ha commentato i dati aggiornati relativi alla popolazione di lupi in Europa e in Italia e ai danni causati al bestiame. 

Modifica allo status - Qualora la Commissione Europea approvasse il passeggio di status del lupo da "rigorosamente protetto" a "protetto" non sarebbe più necessaria l'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente per un eventuale abbattimento, che invece ora è necessario insieme a una valutazione del rispetto dei criteri dell'ISPRA. Qualora la riforma europea dovesse essere approvata le Regioni potrebbero autonomamente fare dei piani di abbattimento dimostrando che questi piani non mettono a rischio la popolazione. Diversi paesi europei applicano già questa forma come ad esempio la Spagna. Questo avviene già per la specie della marmotta e dello stambecco in Aldo Adige.

I dati- Il rapporto, 
pubblicato dalla Commissione UE a dicembre conferma che la popolazione dei lupi è in aumento così come lo sono
 i danni prodotti dalla predazione. Il responsabile ISPRA ha fatto sapere che la spesa a carico delle Regioni italiane per compensare i danni provocati dal lupo è di poco inferiore ai 2 milioni di euro all'anno, "ma sono dati molto sottostimati" precisa "perché non tutte le predazioni sono risarcite e non tutte le Regioni riescono a pagare i danni". Il dato deriva da una raccolta di dati regionali condotta all'ISPRA.
Anche il rapporto europeo conferma che ammonta a circa 20 milioni di euro il risarcimento che l'Unione Europa paga per le predazioni. ma non è tutto perché le stime dei danni sono in aumento: sono circa 65 mila gli animali allevati a livello europeo che subiscono predazioni, di questi il 76% sono capre e pecore, ma il fenomeno colpisce anche i bovini e in alcuni casi anche gli equini.

L'Italia - Di recente l'Italia ha prodotto un censimento della popolazione del lupo che nel rapporto europeo viene considerato uno dei "più affidabili" come base di dati. In alcune zone dell'Italia l'impatto della predazione è particolarmente rilevante, tipo in Maremma o a Nord di Verona dove la predazione si concentra molto e l'impatto sulle aziende può essere molto grave - ha precisato Genovesi. 


La UE propone di modificare lo status di protezione dei lupi