Il Ministero della Salute ha emanato nuove misure di controllo e sorveglianza per prevenire la diffusione dell'influenza aviaria ad alta patogenicità. Dopo la notifica nelle scorse settimane dialcuni focolai di HPAI in allevamenti in provincia di Padova a Sant'Urbano e Verona, nel comune di Minerbe, il Ministero della Salute, sentito il Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria, ha disposto nuove misure di controllo e sorveglianza. Le indicazioni,trasmesse con un dispositivo dirigenziale firmato dal Direttore dell'Ufficio 3Luigi Ruocco, resteranno in vigore fino al 31 gennaio 2024.
Con l'inizio della stagione migratoria si intensificano ulteriormente i rischi di introduzione e successiva diffusione dell’Influenza aviaria negli allevamenti intensivi di pollame, il Ministero ha quindi ritenuto "urgente" adottare misure preventive atte a ridurre i rischi di esposizione e diffusione ai volatili allevati dei virus aviari trasmessi da uccelli selvatici in particolare nelle zone A e B dell’Accordo Stato Regioni n. 125 del 25 luglio 2019.
Allevamenti di pollame - Per il Ministero è necessario mantenere un monitoraggio negli allevamenti di pollame nelle zone a rischio al fine di mantenere un’attività di early warning e consentire la rapida adozione di misure di controllo ed eradicazione nonché l’esecuzione di controlli precarico nel pollame.
Le misure - Il nuovo dispositivo contiene misure di riduzione del rischio di diffusione nelle zone A e B, e misure specifiche nelle Zone A e B nelle Regioni Veneto, Lombardia e Emilia Romagna. Sono inoltre incluse prescrizioni per l’immissione e la movimentazione di selvaggina da penna e indicazioni sulla preparazione all’emergenza attraverso l’organizzazione e attuazione dei piani di abbattimento e smaltimento. E' prescritto il rilevamento precoce dei casi sospetti HPAI negli allevamenti avicoli nazionali e sono fornite indicazioni sui piani di sorveglianza attiva negli uccelli selvatici nelle regioni ad alto rischio, la gestione dei CRAS e sull'utilizzo richiami vivi appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi.
Il Ministero precisa che le disposizioni potranno essere prorogate o modificate sulla base dell’evoluzione della situazione epidemiologica.