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NOTA DGSAF

Prevenzione dengue, i Veterinari informino l'utenza

Prevenzione dengue, i Veterinari informino l'utenza
Il rischio di contrarre la malattia "dipende dalla conoscenza delle informazioni". Raccomandazioni ai Medici Veterinari contro la diffusione delle Arbovirosi. 
"Continuano a palesarsi positività per dengue".  Lo riporta il Ministero della Salute in una circolare diffusa oggi, che riferisce di casi in persone di ritorno in Italia da Paesi dove la malattia è endemica, ma anche in persone che non presentano una correlazione con viaggi in Paesi endemici e per i quali è riferita una trasmissione "autoctona" del virus.

I casi di dengue- I dati epidemiologici, aggiornati al 23 ottobre 2023, fanno registrare 66 casi cosiddetti autoctoni e 222 importati. Le regioni maggiormente interessate sono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto.  "In questa stagione dell'anno in cui le temperature climatiche registrano ancora situazioni favorenti la proliferazione dei vettori, continuano a palesarsi positività per dengue"- osserva la nota ministeriale.

Comunicazioni alla clientela- In considerazione della rilevanza dell’infezione per la salute pubblica la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (Dgsaf) raccomanda anche ai Medici Veterinari di diffondere informazioni, anche attraverso la comunicazione diretta al cliente, in ambulatori, cliniche veterinarie o universitarie. Consigliato anche l’uso di cartellonistica nei maneggi o nelle aree sportive che illustrino le misure di prevenzione utili a limitare il rischio di ogni ulteriore trasmissione all’uomo.  "Il rischio di contrarre le arbovirosi in generale e nella fattispecie la dengue dipende dalla conoscenza delle informazioni, dall’atteggiamento e dal corretto comportamento di ciascuno, nonché dall'implementazione di attività di controllo dei vettori" - afferma la Dgsaf.

Le situazioni più rischiose- Il Ministero della Salute segnala gli assembramenti per manifestazioni sportive, soprattutto quando queste si svolgono in aree a rischio per la presenza del vettore, a ridosso di zone dove si verifica maggiormente la moltiplicazione delle zanzare, oppure in occasione delle quotidiane passeggiate degli animali domestici specialmente in prossimità di macchie verdi, di zone acquitrinose, corsi d’acqua.

Misure di prevenzione - Tra le misure raccomandate c'è l'uso di "repellenti topici" e di un abbigliamento adeguato e protettivo ma anche "l'attuazione di forme di lotta ambientale autorizzata", efficace contro le zanzare sia larve che adulti, da attuare, "prima degli eventi sportivi o nelle situazioni di stabilimenti (di cui al Reg. 2016/429) o strutture più a rischio".  Il Ministero raccomanda di fare affidamento a ditte autorizzate che attuino controllo delle proprie attrezzature e l’impiego di disinfestanti autorizzati.

Sintomatologia sospetta- La nota ricorda che in caso di  sintomatologia sospetta, come febbre elevata a insorgenza improvvisa, cefalea severa e dolore oculare (retro-orbitario), dolori muscolari e articolari, nausea, vomito, linfonodi aumentati di volume, eruzione cutanea è importante rivolgersi al proprio medico di famiglia.

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