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PRIMO CASO IN EMILIA-ROMAGNA

PSA, positività in un cinghiale a Piacenza

PSA, positività in un cinghiale a Piacenza
Confermato il primo caso di Peste Suina Africana rinvenuto in una carcassa di cinghiale nel comune di Ottone in provincia di Piacenza.
E' stato confermato un caso di Peste Suina Africana nella carcassa di un cinghiale ritrovato in Val Boreca, nella provincia di Piacenza. Il quotidiano locale Libertà ha anticipato la notizia informando che la carcassa è stata ritrovata in un sentiero nei pressi di Pizzonero, al bivio per Suzzi, nel comune di Ottone. Il ritrovamento è stato segnalato al servizio veterinario della Azienda USL di Piacenza. L'esito delle analisi condotte dall'IZSLER ha confermato la positività della carcassa alla Peste Suina Africana. 

Una nota stampa della Regione conferma il primo caso di Peste Suina Africana in Emilia-Romagna e informa che nel comune di Ottone e nei comuni limitrofi erano già in vigore misure straordinarie di sorveglianza della malattia anche prima del ritrovamento della carcassa.

Misure di sorveglianza - Le misure, istituite con l'ordinanza del presidente della Giunta regionale n.142/2023, prevedono restrizioni sull’attività venatoria, regolamentazione delle attività all’aperto e restrizioni delle movimentazioni dei suini allevati.

Unità di crisi e GOT - La Regione fa sapere che per lunedì 13 novembre è prevista una riunione dell’unità di crisi regionale e del Gruppo operativo territoriale (GOT) per decidere se sono necessarie ulteriori misure per fermare la diffusione della malattia.

Segnalazioni - Per agevolare l'attività di sorveglianza, la Regione ha istituito un numero unico regionale 0516092124 che inoltra la chiamata alla Azienda Usl competente per il territorio interessata dalla segnalazione.

Sostegno al comparto - Alla luce della situazione epidemiologica attuale la Regione raccomanda agli allevamenti di innalzare "al massimo il livello di biosicurezza". A questo scopo, la Regione aveva già previsto e destinato risorse nei mesi scorsi e "proseguirà nell’impegno di sostenere gli investimenti che le aziende intendono realizzare mediante bandi rivolti all’innalzamento della biosicurezza negli allevamenti e alla consulenza e formazione degli operatori del settore" si legge nella nota.

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