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PIANO 2023-2028

Ridurre i cinghiali, analisi di un obiettivo "ambizioso"

Ridurre i cinghiali, analisi di un obiettivo "ambizioso"
L’obiettivo prioritario di ridurre rapidamente le presenze dei cinghiali in Italia è insidiato da difficoltà che il nuovo Piano Strategico mette a nudo.

Il prelievo di cinghiali da realizzarsi in attività venatoria rappresenta complessivamente quasi il 74% (453.800 capi) del prelievo complessivo previsto (612.000). Numeri "ambiziosi" ai quali il Piano Straordinario 2023-2028 pubblicato oggi dal Ministero della Salute affianca altri strumenti tecnici e una disamina ragionata delle difficoltà, unita ad una forte determinazione strategica.

Il Piano definisce gli obiettivi numerici, i tempi e le modalità delle catture e degli abbattimenti/rimozione dei cinghiali dal territorio mediante l’attività venatoria e l’attività di controllo, in sostituzione di quanto previsto fino ad ora dai PRIU (Piani Regionali di Intervento Urgente per l'eradicazione della PSA)  e nei Piani di Controllo Straordinari del Cinghiale ai sensi della Legge n. 157/92.

La pressione di prelievo "deve avvicinarsi il più possibile all’obiettivo del 100%", al fine di perseguire l’obiettivo della riduzione numerica dei cinghiali sull’intero territorio regionale, comprese le aree protette e non venabili. Ma stanti gli attuali assetti organizzativi nonché la generalizzata mancanza di operatori adeguatamente specializzati e di strumenti idonei per le catture e gli abbattimenti, il Piano contempla alcune indicazioni tecniche che possono sostenere il raggiungimento dell'obiettivo.

E' il caso della  stipula di convenzioni con le compagnie di assicurazione per tutelare gli operatori da eventuali danni e rischi derivanti dalle attività di depopolamento (es. spese veterinarie). Ma anche la sensibilizzazione della componente venatoria al fine di ampliare la platea di praticanti la caccia di selezione e per comunicare adeguatamente i nuovi obiettivi gestionali previsti per la specie cinghiale. Anche le aree protette nazionali e regionali devono adeguare le attività di prelievo in controllo (cattura, prelievo selettivo, girata) nei territori di competenza, al fine di contribuire significativamente al conseguimento dell’obiettivo annuale previsto.

Il numero di cinghiali stimati in Italia si attesta verosimilmente intorno a 1.000.000 - 1.500.000 di capi (stima approssimativa su dati ISPRA). Secono il Piano Straordinario - volendo perseguire l’ipotetico obiettivo della rimozione di circa l’80% dei cinghiali stimati presenti sulla penisola, risulterebbe necessario come minimo un incremento del numero di cinghiali prelevati annualmente di circa il 150% rispetto alla media degli abbattimenti effettuati nel periodo 2019- 2021 (312.676; Sardegna esclusa).

Il Piano guarda all'educazione dei cittadini sulla corretta modalità di gestione dei rifiuti finalizzata ad impedire ai suini selvatici di trovare fonti di sostentamento nei pressi dei centri urbani e degli allevamenti di suini (corsi di formazione, cartellonistica e campagne social); il Piano guarda anche alla ricerca, per lo sviluppo di progetti di sperimentazione di metodi alternativi di contenimento della specie, con modalità non cruente. E naturalmente, biosicurezza,  posizionamento di barriere preventive, formazione e i Gruppi Operativi Territoriali (GOT).

Tra le innovazioni del Piano figura la creazione di una filiera alimentare della selvaggina. È infatti ritenuto opportuno creare le condizioni per una filiera commerciale della selvaggina a partire dal cinghiale che vada dal prelievo venatorio al prodotto finito disponibile per la grande distribuzione passando per stabilimenti di macellazione e lavorazione sotto il controllo veterinario.

Questa filiera permetterebbe di valorizzare le carcasse derivanti dal depopolamento oggetto del piano e si potrebbe ipotizzare di immettere una parte del prelievo venatorio condotto per motivi di selezione nei circuiti caritativi e della beneficenza.

"Le Regioni dovranno ora applicare il Piano, garantendo il raggiungimento degli obiettivi. Si sono già attivate per costituire i Got, o Gruppi operativi territoriali, che sono delegati ad applicare il piano sul territorio. Contiamo di renderli tutti operativi entro un mese", spiega all'ANSA il Commissario Straordinario Vincenzo Caputo, che ha messo a punto il piano della validità quinquennale (2023-2028).








Piano Straordinario Anni 2023-2028
Catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana (PSA).