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APPELLO AL GOVERNO

Assica: filiera rischia emergenza senza precedenti

Assica: filiera rischia emergenza senza precedenti
"La situazione è ancora sotto controllo, ma rischia di precipitare". Assica chiede 50 milioni di euro per una "eradicazione d'impatto sotto un'unica regia nazionale".


L'Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi (Assica)rivolge "un appello accorato al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti affinché si possano rendere prontamente disponibili almeno 50 milioni di euro". Il Presidente Pietro D'Angeli sollecita risorse per "un'azione decisa di contenimento, prevenzione ed eradicazione: posa di recinzioni contenitive e di protezione, abbattimenti organizzati, pianificati e sistematici sotto un'unica regia nazionale".

L'Associazione suggerisce a tutti gli interlocutori istituzionali di "concentrare sforzi e risorse su pochi interventi comuni coordinati a livello nazionale, nel tentativo di attuare un'azione di eradicazione d'impatto". La richiesta è di ricorrere ad azioni "straordinarie, rapide e certe, prendendo in considerazione anche l'impiego di esperti militari sul territorio". La situazione "è ancora sotto controllo, ma rischia di precipitare in un'emergenza nazionale senza precedenti per la filiera".

I contagi tra i cinghiali selvatici fin dentro la Lombardia "impensieriscono non poco"- afferma l'Associazione. Se la malattia si avvicinasse agli allevamenti della Food Valley italiana (Lombardia, Emilia, Piemonte e Veneto), "milioni di suini sani destinati principalmente alla produzione dei prosciutti DOP di Parma e San Daniele dovrebbero essere prematuramente abbattuti, con danni permanenti ulteriori alla filiera"- afferma Assica.
Ai contraccolpi per l'economia nazionale si aggiungerebbero ulteriori penalizzazioni per la bilancia commerciale italiana, già penalizzata dall'epidemia PSA. Assica evidenzia che la chiusura da parte della maggior parte dei Paesi orientali Extra UE all'intera produzione italiana sta già costando alle imprese 20 milioni di euro al mese da gennaio 2022.

Il settore delle carni suine e dei salumi sviluppa un fatturato alla produzione di oltre 8,5 miliardi di euro di cui circa 2 miliardi derivante dalle esportazioni, senza considerare il valore prodotto dalle altre aziende della filiera: allevamenti, mangimifici e logistica specializzata solo per citarne alcune. "Risulta evidente come un investimento di poche decine di milioni di euro sia strategico per la tenuta di un'intera filiera di produzione da miliardi di euro di valore e decine di migliaia di posti di lavoro: se si ritiene difficile in questa fase individuare le risorse necessarie, i numeri sopra esposti illustrano plasticamente come sarebbe ancora più difficile trovare i fondi per indennizzare le aziende colpite da un'avanzata ulteriore della PSA"- conclude l'Associazione.