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NAS FIRENZE

Peculato e indebita appropriazione di cani di proprietà

Peculato e indebita appropriazione di cani di proprietà
Indebita percezione di denaro e indebita appropriazione di cani di privati, prospettando sanzioni non dovute. Domiciliari per peculato al canile comunale di Prato.

I Carabinieri del NAS di Firenze, hanno eseguito una ordinanza cautelare di arresti domiciliari nei confronti della gestrice del canile comunale di Prato, aderente ad una associazione protezionista. L'ordinanza cautelare è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari, a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. L’attività d’indagine ha riscontrato l’indebita percezione di somme di denaro, dai proprietari dei cani vaganti e catturati, che sarebbero dovute confluire nelle casse comunali quali spese per “cattura e relativa sanzione amministrativa”. La medesima attività ha riscontrato, altresì, l’indebita appropriazione di cani di soggetti privati mediante ricorso ad allusive prospettazioni di sanzioni non dovute, nonché un’ipotesi di ricettazione in ordine all’occultamento all’interno del canile di prato di un cane oggetto di pregressa attività delittuosa posta in essere da altri soggetti e il concorso nella realizzazione di una falsa attestazione di riconsegna di un altro cane in seno al pubblico registro dell’anagrafe canina.

Nei confronti della persona sottoposta ad indagini, attualmente agli arresti domiciliari, il GIP di Prato ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati di
- peculato
- induzione indebita a dare o promettere
- ricettazione e concorso in falso materiale in atto pubblico.

I militari del Nucleo Fiorentino hanno effettuato perquisizioni presso il canile di Prato, al fine di acquisire tutta la documentazione relativa alla gestione amministrativa degli animali all’interno della struttura, nonché la medesima polizia giudiziaria ha proceduto presso il Comune all’acquisizione di ulteriore documentazione sempre inerente ai fatti d’indagine.

I Carabinieri del NAS Firenze- fanno sapere in una nota stampa- sono stati assistiti durante le indagini dalle Guardie Zoofile dell’associazione Earth di Prato, e coadiuvati nella fase esecutiva dai colleghi della locale Compagnia Carabinieri. La nota richiama la presunzione di innocenza per gli indagati, in considerazione dell’attuale fase del procedimento (indagini preliminari). Fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, vale l'assunto della presunzione di innocenza.