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DECRETO AIUTI BIS

Una tantum estesa a pensionati, dottorandi e ricercatori

Una tantum estesa a pensionati, dottorandi e ricercatori
Il Decreto Aiuti bis (articolo 22) estende il bonus di 200 euro ad altre categorie di beneficiari e aumenta le risorse necessarie a coprire una platea di 477mila iscritti alle Casse.

Il decreto legge Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali (Decreto Aiuti bis) aumenta il finanziamento statale dell'una tantum di 200 euro ed estende l'indennità a pensionati, dottorandi e assegnisti di ricerca (articolo 22).

Pensionati, dottorandi e ricercatori- L'una tantum è riconosciuta anche ai titolari di uno o piu' trattamenti pensionistici a carico di "qualsiasi forma previdenziale obbligatoria". L'ente previdenziale incaricato dell'erogazione dell'indennita' una tantum e' successivamente rimborsato dall'INPS a seguito di apposita rendicontazione.
Per dottorandi e assegnisti è l'Inps, a domanda, che erogherà l'indennita'. L'una tantum pari a 200 euro andrà ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa  e ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione separata. L'indennita' e' corrisposta ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per l'anno 2021.

Incremento di 100mln di euro- L'incremento delle risorse (articolo 23) è volto a garantire l'intera platea degli aventi diritto, 3 milioni di lavoratori autonomi, compresi gli iscritti agli enti di previdenza professionali. Il Decreto Aiuti incrementa da 500 a 600 milioni di euro la dotazione del Fondo per il sostegno del potere d'acquisto dei lavoratori autonomi - ai fini della concessione di un'indennità una tantum per lavoratori autonomi e professionisti.

Beneficiari 477 mila liberi professionisti- Per quanto riguarda le risorse e il numero di beneficiari tra i liberi professionisti iscritti alle Casse di previdenza, sono stati stimati in 477 mila i professionisti con reddito non superiore a 35.000. Per erogare l’indennità di 200 euro pro capite, l’onere finanziario stimato per 3 milioni di lavoratori autonomi sarà di 600 mln di euro, di cui 95,6 mila euro per le Casse di previdenza. Rientrano nel beneficio, i  i professionisti iscritti agli enti gestori di forme previdenziali obbligatorie- che abbiano  abbiano eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta, dall'anno 2020; il soggetto interessato deve presentare la domanda al relativo ente di previdenza - il quale è anche l'ente erogatore del beneficio.

Domande e pagamenti- Non sono ancora certi i tempi utili per presentare domanda- procedura attiva necessaria- di accesso all'indennità. Se le domande fossero presentabili fra settembre e ottobre, i pagamenti effettivi potrebbero arrivare non prima di dicembre.

L'una tantum è riconosciuta soltanto per il 2022.

Indennità da 200 euro: domande dopo il 20 settembre

A. S. 2685(Decreto Aiuti bis)
Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.