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ANALISI IZSPLV

Con siccità stress idrico, il sorgo diventa letale per i bovini

Con siccità stress idrico, il sorgo diventa letale per i bovini

Team veterinario d'emergenza salva 36 capi. Ma per 50 bovini la durrina assunta per ingestione di piante di sorgo è stata letale.

C'è la siccità fra le cause della morte improvvisa di 50 bovini di razza piemontese  avvenuta il 6 agosto nel cuneese. Dal punto di vista tossicologico- spiega una nota dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV) -la morte degli animali è stata dovuta a un’intossicazione acuta da acido cianidrico, derivata dall’ingestione della “durrina”, presente naturalmente nelle piante di Sorgo giovani. Il Sorgo è una graminacea, sia spontanea che allevata, che trova impiego nell'alimentazione animale e umana.

Il team di soccorso e l'antidoto- Le indagini e gli interventi sono stati condotti dai Veterinari dall’IZSPLV), ASL CN2, e da Veterinari privati; mentre le analisi sono state eseguite in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.
Il pronto intervento dell'équipe composta dai veterinari Stefano Giantin, (IZSPLV)  Francesco Acciari (ASL2) e dai veterinari privati Giovanni Topi, Elena Avedano, Fabio Mascarello e Michele Teobaldi, ha permesso di salvare 25 capi nell’allevamento di Sommariva Bosco. Grazie all’uso di un antidoto, sono stati salvati altri 6 capi a Bra e 5 a Moretta. Purtroppo, negli stessi allevamenti e per la stessa causa sono morti 4 bovini a Bra e 5 a Moretta.

La siccità-  In tutti i casi, la sostanza tossica era presente in quantità elevata, tale da provocare l’intossicazione fatale ai bovini, soprattutto a causa dello stress idrico, dovuto al grave stato di siccità in cui versa il nostro Paese.

Nelle piante prelevate a Sommariva Bosco, la “durrina” è stata rinvenuta in concentrazione pari allo 0.1% (1.000 ppm - parti per milione). Negli animali deceduti è stata rilevata una concentrazione di acido cianidrico di gran lunga superiore ai 730 ppm, ritenuta tossica per i bovini.

Foto: IZSPLV