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ATTO 383

Esotici, lista positiva: chiesto lo stralcio dei criteri

Esotici, lista positiva: chiesto lo stralcio dei criteri
Le Commissioni Affari Sociali e Agricoltura chiedono modifiche all'Atto 383 (Decreto Esotici e Selvatici): definizioni puntuali, stralcio dei criteri per una lista positiva, rimodulazione dei divieti.


Prosegue l'esame degli Atti di Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle norme europee in tema di sanità animale. Ieri le Commissione Agricoltura XIII e Affari Sociali XII della Camera, visto il parere delle Regioni, hanno espresso parere favorevole all'Atto n.383 "Esotici e Selvatici". Il parere è favorevole a condizione che siano accolte alcune modifiche

Definire le specie animali- Le Commissioni chiedono di aggiungere alle definizioni anche quelle di specie "selvatica" ed "esotica" e specie "autoctona" ed "alloctona". 

Animali nelle abitazioni-
Per l'Atto 383, come per il Regolamento europeo 2016/429, le abitazioni sono escluse dalla definizione di “stabilimento” e dai connessi oneri e controlli. Le Commissioni chiedono di precisare l'esclusione delle abitazioni in cui sono detenuti animali da compagnia “purché – aggiunge il parere- siano adottate misure idonee a evitare il contatto tra questi e la fauna selvatica”. Le Commissioni suggeriscono di escludere anche “le abitazioni in cui sono detenuti richiami vivi di cui all'articolo 5, comma 2 della legge 11 febbraio 1992, n. 157»”.

Stralciare i criteri della lista positiva - L'articolo 5 del decreto prevede la stesura di un elenco delle specie di animali da compagnia. Le Commissioni chiedono di sopprimere il comma 2 che fissa i criteri per redigere questa lista ( "L’elenco delle specie di cui al comma 1, è redatto in base al rischio sanitario, al rischio per la biodiversità o alla compatibilità con la detenzione in cattività per ragioni comportamentali, sociali, fisiche, biologiche, etologiche).

Attività cinofile- Le Commissioni chiedono di inserire una disposizione volta a prevedere la possibilità di utilizzare animali ai fini dello svolgimento di attività cinofile. 

Osservazioni per il Governo- Infine, le Commissioni riunite rimettono alla valutazione del Governo una serie di osservazioni. In particolare, chiedono di  valutare la possibilità di:

- escludere dai divieti di importazione, la detenzione e commercializzazione di "animali esotici non pericolosi nati in cattività e la loro riproduzione".
- prevedere tempi e modalità per l'aggiornamento dell'elenco - che dovrà essere redatto dal Ministero della transizione ecologica, di concerto con la Salute- di specie pericolose per la salute, per l'incolumità pubblica e per la biodiversità, delle quali è vietata la detenzione, anche se nati in cattività, compresi i loro ibridi;
- scongiurare che animali esotici comunemente considerati «di compagnia» possano rientrare nel suddetto elenco Mite-Salute;
-  escludere dal divieto di detenzione di animali vivi le collezioni faunistiche diverse dai giardini zoologici- che senza fine commerciale, possono detenere determinate specie esotiche, selvatiche o da reddito derivanti da sequestri, confische o salvataggi di animali - e che possono essere qualificate anche come stabilimenti riconosciuti con status «confinato» ai sensi dell'articolo 95 del regolamento UE 2016/429
- di escludere dal divieto di detenzione gli stabilimenti di cui all'articolo 14, comma 12 e 13 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 (appostamenti fissi senza richiami vivi);
-  richiedere la certificazione antimafia alle associazioni o enti a cui vengono affidati animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca;
- prevedere che sia aggiornata ogni cinque anni l'autorizzazione ai detentori di animali impiegati nei progetti di reintroduzione o ripopolamento;

Infine una correzione formale all'articolo 6, di coerenza testuale, volta ad esplicitare anche la fauna esotica. Il titolo andrebbe modificato in:  «Disposizioni per i detentori di animali di specie selvatica ed esotica».

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