• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
CONFERENZA DELLE REGIONI

Esotici e selvatici, le Regioni chiedono modifiche

Esotici e selvatici, le Regioni chiedono modifiche
Sul Decreto "Esotici e Selvatici" la Conferenza delle Regioni presenta undici emendamenti. Un campo di applicazione più fedele alle finalità del regolamento 2016/429 e attribuzioni coerenti al Ministero della Salute. Sugli elenchi di animali, vietati e consentiti, le Regioni chiedono "una procedura semplificata". Salgono a 180 i giorni per l'adozione di una lista positiva degli animali esotici e selvatici da compagnia. Norme transitorie per le specie selvatiche elencate come vietate.

Le Regioni condizionano il via libera al decreto "Esotici e Selvatici" all'accoglimento di alcune modifiche. Il parere che la Conferenza delle Regioni ha deliberato ieri è un passaggio istituzionale indispensabile al prosieguo dell'iter del provvedimento, uno dei tre decreti legislativi con i quali l'Italia si adegua al regolamento europeo 2016/429 sulle malattie animali trasmissibili.

Campo di applicazione del decreto
- Le Regioni chiedono di emendare l'articolo 1, eliminando dal campo di applicazione del decreto "l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette", da sostituire con un rimando alla finalità sanitaria del regolamento europeo, quindi alla "prevenzione e al controllo delle malattie degli animali che sono trasmissibili agli animali o all'uomo".

Compiti del Ministero della Salute
- Le Regioni riformulano le attribuzioni del Ministero della Salute, confermandolo nel ruolo di autorità centrale competente, responsabile dell'organizzazione e del coordinamento delle attività ufficiali di in materia di salute e benessere animale, come da regolamento 2017/625 (Regolamento Controlli Ufficiali), nonchè responsabile delle attività ufficiali concernenti la prevenzione e il controllo delle malattie animali trasmissibili agli animali o all'uomo secondo le disposizioni del regolamento di sanità animale 2016/429; vengono invece espunte- nella proposta delle Regioni- analoghe attribuzioni di prevenzione e controllo sanitario di malattie riferite a categorie di animali (selvatici, da reddito, da compagnia).

Elenchi di animali vietati
- Le Regioni chiedono "una procedura semplificata" per la stesura dell'elenco di animali di specie selvatica, la cui detenzione è vietata in quanto specie animali pericolose per la salute, per l'incolumità pubblica e per la biodiversità. L'elenco dovrà essere redatto- senza termini di scadenza- dal Ministero della Transizione (Salute, Politiche Agricole e Interno di concerto).
Le Regioni chiedono anche di essere sentite sui criteri minimi generali per le aree protette e le mostre faunistiche alle quali non si applica il divieto di detenzione, ma nelle quali dovranno essere adottate misure speciali di confinamento (impedire la fuga) e di prevenzione (sanità e benessere animale).

Lista positiva di animali- Le Regioni chiedono "una procedura semplificata" per la stesura anche della lista positiva degli esoticie selvatici da compagnia e propongono di allungare a 180 i giorni il termine per la sua adozione. Nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri si davano 30 giorni di tempo al Ministero della Salute (Mite di concerto) per elencare le specie selvatiche ed esotiche ammesse alla detenzione e alla commercializzazione come "animali da compagnia". Resta fermo anche per le Regioni il parere dell'ISPRA e restano fermi anche i criteri di elencazione: in base al rischio sanitario, al rischio per la biodiversità o alla compatibilità con la detenzione in cattività per ragioni comportamentali, sociali, fisiche, biologiche, etologiche.
Cade invece, nella proposta emendativa delle Regioni, il riferimento all'Allegato 1 (Animali da compagnia) del regolamento europeo 2016/429.

Stabilimenti che detengono animali
- Le Regioni chiedono un passaggio in Conferenza Stato Regioni prima dell'adozione del decreto ministeriale (Salute) che definirà le caratteristiche degli stabilimenti (diversi da zoo, aree protette e rifugi di animali sequestrati) che detengono animali di specie selvatiche ed esotiche. Le regioni suggeriscono di introdurre criteri di biosicurezza, gestione delle movimentazioni e documento informatizzato di accompagnamento.

Formazione-
Le Regioni confermano l'articolo 9 sulla formazione per operatori e proprietari o detentori, circoscrivendola agli animali selvatici ed esotici, e proponendo di eliminare la locuzione "da compagnia".

Vigilanza- L'articolo 10 (Vigilanza sanitaria) cambia il titolo in "Attività di sorveglianza e controllo dell'autorità locale competente", così da richiamare espressamente nell'articolato le aziende sanitarie locali nei compiti di sorveglianza, nell'adozione dei provvedimenti in caso di sospetta o accertata malattia, zoonosi, agenti zoonotici, e nello svolgimento dei controlli ufficiali sugli operatori.

Transizione- In attesa del decreto che elenca le specie animali vietate- in quanto pericolose per la salute, l'incolumità e la biodiversità- le Regioni chiedono una norma transitoria. L'adozione del decreto non ha un termine di scadenza. Fino alla sua adozione l'emendamento suggerito dalle Regioni mantiene in essere l'elencazione già definita dal decreto MinAmbiente 19 aprile 1996.

Posizione della Conferenza Stato Regioni
Schema di decreto legislativo recante disposizioni di attuazione del regolamento (UE) 2016/429 in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e formazione per operatori e professionisti degli animali, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonché l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette.
pdfPARERE_CONFERENZA_STATO_REGIONI.pdf365.98 KB
pdfEMENDAMENTI_DELLE_REGIONI.pdf385.43 KB