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PROTEZIONE AMBIENTALE

L'ISPRA nella relazione della Corte dei Conti

L'ISPRA nella relazione della Corte dei Conti
Cresce il ruolo dell'ISPRA. In corso la riorganizzazione. La Corte dei Conti ha analizzato contabilità e ruolo strategico dell'Istituto vigilato dal Mite.


Con un contingente di 1.100 addetti (100 unità in meno rispetto al 2019)  e spese totali pari a 139 mila euro, l'ISPRA chiude la gestione finanziaria del 2020 con "un netto incremento" dovuto alla crescita delle entrate salite a 149 mila euro (+6% rispetto al 2019). Lo dice la Corte dei Conti che pubblica la relazione 2020 dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), l'ex istituto per la Fauna Selvatica.
 
Nel 2020, l'Istituto ha avviato interventi di innovazione organizzativa per attuare la riorganizzazione avviata nel 2019  con lo scopo di sviluppare le condizioni operative affinché l’Istituto possa rafforzare sempre di più il proprio ruolo di riferimento istituzionale in materia ambientale. In particolare, l'ISPRA è impegnato nell'implementazione del “Piano triennale di attività 2020-2022” le cui direttrici strategiche sono dettate dal Ministero della  Transizione Ecologica.

Nel 2020, l'ISPRA ha visto aumentare il finanziamento pubblico avvalendosi di un contributo dello Stato pari a 99 milioni di euro (circa 8 milioni in più dell'esercizio precedente). Positivo lo  stato patrimoniale che vede il raddoppio del patrimonio netto. La magistratura contabile chiude la sua relazione raccomandando il monitoraggio dei crescenti residui passivi ed evidenzia la necessità di attenzionare i relativi flussi di pagamento.

Cos'è l'ISPRA- L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), è ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia tecnico-scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, patrimoniale e contabile. L’Ispra opera al servizio dei cittadini e delle istituzioni e a supporto delle politiche del Ministero della transizione ecologica (Mite).
L’Ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero della transizione ecologica.



La delibera della Corte dei Conti