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RELAZIONE 2020

Audit, valutazione di capacità nell'anno della pandemia

Audit, valutazione di capacità nell'anno della pandemia
La capacità di svolgere audit è buona rispetto alle linee guida nazionali, meno rispetto agli indicatori della Comissione Europea nel Contry Profile dell'Italia.

Nel 2020 anche le attività di audit hanno subito una battuta d'arresto. L'anno della pandemia- caratterizzato dalla sospensione della mobilità - è stato dunque l’occasione per valutare la capacità delle autorità competenti di svolgerli. A cominciare da quelli previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 (prorogato fino al 2019) rispetto ai quali non è stato raggiunto l'obiettivo standard, che si ha solo quando tutte le regioni svolgono audit su tutte le autorità locali  (ASL) e coprono tutti i sistemi di controllo del “Country Profile".

La relazione del Ministero della Salute evidenzia che nel quinquennnio solo 7 Regioni (33%) hanno assicurato una completa copertura di tutti sistemi di controllo di cui al “Country Profile Italia”.I sistemi di controllo che hanno ricevuto un minor numero di audit regionali nel corso del quinquennio hanno riguardato le TSEs e isottoprodotti di origine animale”, i fitosanitari e loro residui, il  benessere animale,  farmaci veterinari e residui. Invece i restanti sistemi di controllo (salute animale, alimenti di origine animale, mangimi e alimentazione degli animali, igiene degli alimenti) sono stati considerati prioritari per
la quasi totalità delle Regioni.

Sebbene non siano stati effettuati audit nel corso del 2020, in compenso il MInistero della Salute ha dato seguito ad una raccomandazione della DGSANTE sui sistemi di audit nazionali, attraverso un approccio rafforzato e sistematico con l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari. La Direzione Generale Salute della Commissione Europea ritiene che in questo modo si possa "garantire che non vi siano lacune nella copertura degli audit e che le attività di pianificazione e programmazione dei controlli ufficiali espletate a livello centrale siano incluse nel processo”. Il Ministero della Salute ha risposto con la progettazione di audit che includano le attività di pianificazione e programmazione dei controlli ufficiali espletate a livello centrale. Gli audit sono stati posticipati al 2021.

La valutazione cambia analizzando la copertura territoriale in base agli indicatori dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). In questo caso la copertura diventa completa e centra pienamente le «Linee  guida per il funzionamento ed il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità  pubblica veterinaria».

Tutte le 21 Regioni/PA hanno attuato un sistema di audit sulle Aziende sanitarie locali. In merito alla trasparenza del sistema di audit, molte Regioni pubblicano sul proprio portale web istituzionale i programmi di audit, i report e/o la rendicontazione dell’attività svolta. Nel  2020, le Regioni hanno svolto 5 audit di sistema (1 Abruzzo, 1 Lombardia, 1 Piemonte, 2 Veneto) e 52 audit di settore.Nel 2020, anno caratterizzato dalla diffusione della pandemia da Covid-19 che ha notevolmente influito sulla programmazione ed attuazione delle attività di audit delle Regioni, le stesse hanno effettuato prevalentemente da remoto complessivamente 57 audit rispetto ai complessivi 105 programmati da tutte le Regioni tranne Molise e Sicilia, realizzando perciò il 59,8% dell’attività programmata dalle medesime. A tali audit vanno aggiunti i 21 audit interni del Sistema Gestione della Qualità (SGQ) effettuati in Toscana.

Le Regioni che hanno segnalato particolari difficoltà operative, che hanno impedito di fatto la realizzazione di audit durante l’anno, sono state: Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta.
In ogni caso - conclude la relazione- è da rilevare che vi sono alcuni ambiti che permangono non sufficientemente auditati come ad esempio: capacità di laboratorio e accreditamento delle prove, controllo sui laboratori di autocontrollo, altre attività ufficiali, piani di emergenza, diritto alla difesa, ricorsi, reclami e contenziosi, comunicazione e informazione.



Relazione sull'attività di Audit 2020 in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria