Con due provvedimenti il Mipaaf ha nominato i Veterinari per i controlli antidoping e precisato i termini di esportazione temporanea o definitiva di cavalli trottatori a corse all'estero.
Per i convegni di corse al trotto e al galoppo, e manifestazioni del sella in programma dal 1° al 31settembre 2021, sono nominati i veterinari deputati al controllo delle sostanze proibite cavalli, secondo i prospetti allegati al presente decreto di cui formano parte integrante e sostanziale con la previsione di ulteriori 18 nominativi calcolati secondo quanto previsto dalla programmazione delle corse tris e grandi premi.
L’esatto ammontare dei compensi veterinari per gli incarichi conferiti, in ragione delle variazioni di calendario e delle sostituzioni che si rendono indispensabili rispetto alla programmazione iniziale, è rinviato ad un distinto decreto. Il provvedimento sarà adottato in base agli oneri derivanti dagli incarichi a veterinari, ispettori deputati al controllo delle sostanze proibite cavalli, cavalieri e guidatori e per il medico che effettuerà il prelievo di urina al cavaliere e/o guidatore, dei rimborsi delle spese di trasferta (viaggio e alloggio) nonché degli oneri a carico dell’Amministrazione.
Esportazione di cavalli per corse all'estero- Con una circolare del 31 agosto il Ministero delle Politiche Agricole avvisa che le richieste di esportazione devono essere inviate 20 giorni prima della chiusura delle iscrizioni alla corsa estera alla quale si intende far partecipare il cavallo, "pena l’impossibilità di rilasciare il certificato di esportazione in tempo utile a consentire la regolare iscrizione a corse estere".
Quanto indicato rientra negli adempimenti a cui i proprietari sono tenuti relativamente al modello “Informations requises pour l’engagement des chevaux étrangers”. La richiesta di esportazione deve essere inviata a mezzo posta elettronica certificata al competente Ufficio ministeriale, con annullo della marca da bollo. Il mancato rispetto del termine perentorio dei 20 giorni non garantisce che il certificato di esportazione sia ammesso in tempi utili per l’iscrizione alla corsa. Il Ministero "non può intervenire in alcun modo in caso di eventuale esclusione dalle corse da parte del Paese estero di destinazione del cavallo"