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ATTO DI INDIRIZZO 2021

Animali d'affezione, a che punto è l'anagrafe nazionale

Animali d'affezione, a che punto è l'anagrafe nazionale
Nel 2021, il Ministero della Salute prevede di estendere a tutte le Regioni, il Nuovo Sistema di Anagrafe Nazionale degli Animali d’Affezione.

Nell'atto di indirizzo appena pubblicato dal Ministero della Salute, il 2021 è l'anno dell'estensione a tutte le Regioni del SINAAF, il nuovo Sistema di Anagrafe Nazionale degli Animali d’Affezione (S.I.N.A.A.F.) messo a disposizione  con il supporto dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo.  Il tema dell'anagrafe dei pet è diventato di  stretta attualità parlamentare, dopo la presentazione di una proposta di legge, prima firmataria l'On Rossella Muroni, annunciata oggi durante la presentazione del IX Rapporto di Legambiente Animali in Città. La proposta di legge, vuole essere uno stimolo del Parlamento all'uniformità regionale e all'obbligatorietà dell'identificazione anagrafica per tutti gli animali d'affezione.

Il Ministero della Salute ha da tempo messo a disposizione il SINAAF, perorando il passaggio al nuovo sistema da parte delle Regioni. L'obiettivo è ribadito nell'atto di indirizzo 2021 firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza. L'adesione al SINAFF è  volontaria, ma "consentirebbe di utilizzare subito i servizi di cooperazione applicativa per lo scambio immediato di informazioni con le altre banche dati regionali. Il nuovo sistema infatti, mette a disposizione i servizi web per l'interrogazione degli animali e degli eventi associati (proprietà, detenzione, interventi ecc.) utili alla loro rintracciabilità immediata".

Allo stato attuale 4 regioni già utilizzano il nuovo sistema e 9 regioni hanno fatto richiesta di adesione.


Nelle situazioni che presentano maggiori criticità, soprattutto nelle regioni del Sud, è necessario dedicare specifiche risorse finanziarie su progetti autorizzati e specifici per la lotta al randagismo, pianificando linee di intervento con le autorità territorialmente competenti e le associazioni di protezione animale per la verifica delle strutture e della gestione degli animali.

Per quanto riguarda l’igiene urbana veterinaria e la lotta al randagismo, l’obiettivo è quello di armonizzare le azioni e i comportamenti volti alla tutela del benessere e alla prevenzione del maltrattamento animale ed intensificare il raccordo con le regioni per migliorare la qualità dei controlli ufficiali nelle strutture che ospitano gli animali e monitorare i dati forniti con la rendicontazione annuale.