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NOTA DGSAF

HPAI: deroghe condizionate su richiesta delle Regioni

HPAI: deroghe condizionate su richiesta delle Regioni
L'evoluzione della situazione epidemiologica nazionale richiede che sia assicurata l'implementazione delle misure supplementari

Le misure supplementari adottate dal Ministero della Salute "devono continuare ad essere attuate, tenuto conto che è ancora alta l’allerta su tutto il territorio europeo e nazionale". La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) lo ribadisce in una nota di chiarimenti ai Servizi Veterinari, nella quale - accogliendo alcune richieste di deroga avanzate dalle Regioni e delle associazioni di categoria del settore avicolo- detta le condizioni e le procedure che possono essere consentite.

Le concessioni e le deroghe condizionate, ammesse dalla Direzione ministeriale riguardano:
-il rilascio di pollame per il ripopolamento di selvaggina da penna appartenente a specie dell’Ordine dei Galliformi;
-lo spostamento richiami vivi;
-la chiusura del pollame e dei volatili in cattività degli allevamenti all’aperto di tutto il territorio nazionale.
Le deroghe alle restrizioni e ai divieti contenuti nelle note ministeriali di ottobre e di novembre, sono state definite con il Centro di Referenza Nazionale per l'Influenza Aviaria e comunicate alla Commissione Europea.

Al di fuori di questi casi, su tutto il territorio nazionale, va rafforzata l’applicazione delle misure di biosicurezza e- nel rispetto delle norme anti contagio COVID19- occorre mantenere le attività di vigilanza veterinaria permanente. anche il sistema di early warning negli uccelli selvatici e negli avicoli domestici dovrà proseguire per il precoce rilevamento e segnalazione alle autorità sanitarie di qualsiasi evento che possa indurre un sospetto di influenza aviaria.
Le attività di sorveglianza passiva nell’avifauna, dovranno continuare ad essere incrementate -con la collaborazione di tutte le Istituzioni e Associazioni coinvolte-  tramite il rilevamento di uccelli sintomatici o trovati morti, con particolare riferimento agli uccelli acquatici e ai rapaci. Sugli animali rinvenuti dovranno essere fatti i test a cura degli Istituti Zooprofilattici,  al fine di confermare o escludere la presenza di virus influenzali HPAI.
Infine la Direzione ministeriale suggerisce di aumentare le attività di sorveglianza attiva nell’avifauna.

pdfNOTA_DGSAF_MISURE_DI_RIDUZIONE_DEL_RISCHIO_HPAI.pdf265.73 KB