Definite le attività di sorveglianza e gestione dei focolai da SARS-CoV-2 negli allevamenti di visoni italiani. Abbattimento in un allevamento con bassa positività in tre capi.
Notizia aggiornata il 23 dicembre 2020
La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) ha definito- come da ordinanza del Ministro della Salute- le misure di sorveglianza e di gestione di focolai di SARS CoV-2 negli allevamenti di visoni a livello nazionale.
Nella circolare inviata oggi ai Servizi Veterinari, il Direttore Generale Pierdavide Lecchini fa presente che ad oggi "nessuna Regione e Provincia autonoma ha rilevato negli allevamenti alcuna situazione di criticità". Tuttavia, in un allevamento in cui era risultato positivo un operatore, sono state rilevate 3 positività negli animali a bassa carica virale per SARS-CoV-2.
Su questo particolare caso, la DGSAF ha interessato il Consiglio Superiore di Sanità che ha suggerito di "considerare l’allevamento positivo come infetto, e sottoporre quindi gli animali presenti ad abbattimento e distruzione". Il CSS ha anche indicato la sospensione delle attività di allevamento fino al 28 febbraio 2021 e di avviare un’attività di sorveglianza su tutti gli allevamenti di visoni nazionali. In conseguenza del parere del CSS fatto proprio dalla DGSAF, la nota odierna precisa che è consentito "unicamente" il mantenimento dei riproduttori già presenti all’interno degli allevamenti senza avviare la fase di riproduzione. Sono consentite anche le attività connesse con la gestione dei prodotti, sottoprodotti e rifiuti del ciclo produttivo appena conclusosi. È invece vietata la movimentazione di animali in entrata ed uscita dagli allevamenti.
La sospensione dell’attività di allevamento dei visoni verrà rivalutata o confermata sulla base delle risultanze della sorveglianza dettagliate dall'odierna nota ministeriale.
I Servizi Veterinari sono stati invitati a condividere con i Servizi di Igiene e Sanità pubblica tutte le informazioni epidemiologiche raccolte, "al fine di consentire l’adozione delle misure più efficaci per la protezione della salute umana ed animale".
Errata corrige- Il 23 dicembre la Direzione ministeriale ha inviato una errata corrige al capitolo 5.2.2, dove la frase: “Anche le deiezioni degli animali devono essere smaltite come materiale specifico a rischio.” è eliminata. ERRATA_CORRIGE_DGSAF_23_DICEMBRE.pdf133.9 KB