Le toelettature sono contemplate nel Decreto Ristori-bis che prevede agevolazioni, sostegni e rinvii delle imposte soltanto per le attività soggette a restrizioni.
Le toelettature non sono citate dal DPCM in vigore, ma lo sono nel Ristori bis, il decreto finalizzato a rimediare ai disagi economici delle attività produttive costrette a chiudere. Gli allegati del Decreto Ristori bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale elencano le attività da ristorare per Codice Ateco e fra queste compare il Codice 96.09.04 attributo ai servizi di cura degli animali da compagnia (da non intendersi come cure mediche veterinarie).
Con questo provvedimento, il Governo "ristora" i settori direttamente coinvolti dalle chiusure previste dal DPCM in vigore e prevede una serie di agevolazioni per i territori delle zone rosse e arancioni, le zone maggiormente soggette a restrizioni. Per il fatto di essere state elencate dal Ristori bis, le toeleatture in zona rossa risultano trattate alla stregua di attività da chiudere se in zona da rossa, una zona che si preannuncia in via di estensione.
Le restrizioni per gravità epidemiologica "massima" non si applicheranno più soltanto a Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria. Con la nuova ordinanza del MInistro della Salute anche la Provincia Autonoma di Bolzano entra in zona rossa.
Se la ratio delle misure del Governo è quella ribadita dal Ministero dell'Interno (qui la circolare anti-assembramento) le toelettature, le cui attività non sono basate sull'aggregazione, si erano ragionevolmente considerate escluse dal lockdown più severo.