• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31280
DESERTIFICAZIONE VETERINARIA

Francia, incentivi ai Veterinari che esercitano in aree rurali

Francia, incentivi ai Veterinari che esercitano in aree rurali
Il Senato francesce ha approvato una norma di legge per combattere la "desertificazione veterinaria". L'autore del ddl: "Agricoltura a rischio senza Veterinari d'allevamento".

In Francia, il governo, le autorità locali e l'ordine dei veterinari hanno portato a compimento legislativo una norma  che- sulla falsa riga di quanto già fatto per i medici- combatterà la carenza di Medici Veterinari in numerose zone rurali del Paese.  Il testo approvato l'8 luglio scorso dal senato francese prevede che il Ministero dell'Agricoltura e le autorità locali finanzino l'insediamento residenziale e professionale di Medici Veterinari nei territori più scoperti. Sono previste anche borse di studio per gli studenti di medicina veterinaria che accettino di stabilirsi ad esercitare in aree "deserte".

Il provvedimento "è molto importante" secondo il Ministro dell'Agricoltura Julien Denormandie. Il relatore, il senatore Laurent Duplomb, ha spiegato che si tratta di "uno strumento molto concreto al servizio della pianificazione regionale, della nostra sicurezza sanitaria e della sopravvivenza delle nostre aziende agricole". Secondo Duplomb, "la desertificazione veterinaria è l'ultimo segnale prima della desertificazione agricola".
La norma è stata inserita in un ddl di adeguamento al diritto dell'Unione europea e, in particolare, ai nuovi regolamenti europei sui medicinali veterinari e sulle malattie animali.

Si parla di "desertificazione veterinaria" per quei territori dove il numero di medici veterinari specializzati in animali d'allevamento è insufficiente rispetto ai capi presenti, comportando una permanente scarsità di prestazioni in termini di monitoraggio e cure veterinarie.
Secondo la cartina demografica dell'Ordine dei Medici Veterinari di Francia, 40 dipartimenti sono interessati da questo fenomeno, specialmente in aree a bassa densità di allevamento.

Tuttavia, il fenomeno sta accelerando: il numero di veterinari specializzati in animali da allevamento è diminuito del 15% negli ultimi 5 anni. E la carenza di veterinari nelle aree rurali potrebbe peggiorare nei prossimi anni, in particolare a causa dell'attrazione delle giovani generazioni per la cura degli animali da compagnia o dei cavalli.
In vista del turn over generazionale, la mancanza di copertura veterinaria in alcune zone di riproduzione peggiorerà.
Il problema - riferisce un dossier che accompagna il disegno di legge- non è il numero degli iscritti all'Ordine dei veterinari - che ogni anno aumenta- ma piuttosto la loro distribuzione professionale sul territorio e per settore di attività.

In base al testo approvato, le amministrazioni locali potranno destinare aiuti ai veterinari che contribuiscono alla protezione della salute pubblica e assicurano la continuità e il mantenimento delle cure per gli animali da allevamento nelle zone "deserte". Gli accordi possono prevedere l' obbligo di insediamento e possono essere stipulati anche con società di veterinari. Gli accordi sono comunicati al rappresentante locale dello Stato e all'Ordine veterinario. La natura, le condizioni di assegnazione di questo aiuto e il suo importo massimo saranno fissati con decreto del Consiglio di Stato.

Le amministrazioni potranno anche finanziare attività di studio e tirocinio a qualsiasi studente regolarmente iscritto al corso di laurea in medicina veterinaria che si impegni ad esercitare la professione di veterinario in una delle zone carenti di veterinari, contribuendo proteggere la salute pubblica e garantire la continuità delle cure per gli animali da allevamento per almeno cinque anni consecutivi. Per beneficiare di questo aiuto, lo studente firmerà un contratto con l'amministrazione che assegna l'aiuto, con la possibilità di riconoscere una indennità  di alloggio e di viaggio. Un successivo decreto dettaglierà le condizioni degli aiuti economici.