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LYSSAVIRUS AD AREZZO

Il vero ruolo sanitario ed ecologico dei pipistrelli

Il vero ruolo sanitario ed ecologico dei pipistrelli
Imbattersi in un singolo pipistrello non è più pericoloso che incontrare qualunque altro animale selvatico. Ad Arezzo è iniziata la sorveglianza sulle colonie.

I pipistrelli non godono di un buon immaginario e anche oggi sono additati fra i responsabili della pandemia da coronavirus, sollevando qualche allarmismo "ingiustificato". Lo sostiene l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie che pubblica un video sul loro ruolo sanitario ed ecologico.

L'istituto, a pochi giorni dalla conferma di un caso di Lyssavirus in un gatto domestico, parla dei virus presenti nei pipistrelli. "Si ritiene che questi animali abbiano un ruolo nell’origine di molti virus epidemici, tuttavia - osserva il Laboratorio di comunicazione della scienza dell'Izsve- il passaggio da animale a uomo necessita di una stretta vicinanza tra ospite serbatoio e ospite ricettivo, e imbattersi in un singolo pipistrello non è più pericoloso che incontrare qualunque altro animale selvatico".

Un invito a non demonizzare queste specie è arrivato anche dal professor Nicola Decaro, della Facoltà di Medicina Veterinaira di Bari. Decaro aveva acnh sottolineato l'importanza di non esporsi al contatto con i pipistrelli evitando di raccoglierli in caso di rinvenimento, e affidandosi ad operatori specializzati.

Iniziata la sorveglianza delle colonie di pipistrelli- Anche i veterinari dello Zooprofilattico di Arezzo raccomandano di non intervenire su animali in difficoltà a mani nude e a richiedere, in caso di morso, l’intervento del servizio di prevenzione della Asl e del medico per evitare qualunque rischio per i cittadini. Proprio oggi, parte l’attività di sorveglianza sulla popolazione di pipistrelli per la vicenda del Lyssavirus.Lyssavirus, attraverso l'impegno congiunto di Asl Toscana sud est, Istituto Zooprofilattico Lazio Toscana, Regione Toscana e Centro di Referenza dell’Izs delle Venezie.

Interdetto l'accesso al tombamento del torrrente Castro- Il Sindaco di Arezzo ha inoltre ordinato il divieto di accesso al tombamento del torrente Castro, per evitare che le persone entrino in contatto con animali domestici e selvatici potenzialmente infetti. Il provvedimento, che ha decorrenza immediata fino a nuova ordinanza di revoca, si è reso necessario dopo la nota del dipartimento di prevenzione di sanità pubblica veterinaria della Asl e dopo le prime misure di prevenzione e di contenimento dell'infezione rabida da Lyssavirus, messe a punto dal neo costituito gruppo di lavoro.
In tale contesto, e per scongiurare il rischio di esposizione delle persone derivante dal contatto con animali domestici e selvatici potenzialmente infetti, è stato ritenuto indispensabile interdire l'accesso al tombamento del torrente Castro.​

pdfORDINANZA_DIVIETO_ACCESSO_AL_TOMBAMENTO_CASTRO.pdf105.89 KB